Azienda tedesca lancia test di gravidanza per uomini, “abominio sessista”

“Scoprire di aspettare un figlio è l’emozione più bella della vita. Ma se ci fosse un modo ancora più emozionante per vivere questo momento?” L’interrogativo posto dall’azienda ‘Tempo’, celebre per la produzione di fazzoletti da naso, è senz’altro legittimo, peccato che la risposta provocatoria fornita dalla compagnia abbia destato non poche perplessità tra gli utenti della Rete. Il noto marchio tedesco ha infatti lanciato il test di gravidanza per uomini, il “primo test che inverte i ruoli” consentendo al futuro papà di avere l’esclusiva del risultato. In che modo? Basta collegare il test (digitale) all’app dedicata che trasmetterà l’esito, in primis, al futuro padre.

La pubblicità, utilizzata per lanciare il nuovo progetto, gioca quindi sulla contrapposizione tra il “modo meccanico e solitario” in cui le donne generalmente scoprono di essere incinte e quello “ancora più bello” che vede il papà come primo destinatario della bella notizia. Lo spot pubblicato sui social (e ora al centro delle polemiche) mostra un aspirante padre che, dopo aver consegnato alla compagna uno stick che registra un risultato di errore, riceve sul suo cellulare la notizia della gravidanza. A quel punto l’uomo torna a casa e comunica alla futura mamma che sì, “siamo incinti”.

Questo nuovo modo di scoprire la gravidanza ha subito suscitato reazioni contrastanti sul web, ricevendo qualche complimento ma anche critiche feroci. Mentre alcuni utenti si sono detti “commossi” e hanno elogiato lo spot considerandolo “geniale” e “marketing di una finezza incredibile”, altri lo hanno bollato come “un abominio sessista” in quanto implica una “manipolazione del risultato”.

“Scoprire la gravidanza è il momento più delicato ed intimo di ogni madre e farselo dire dal partner è una violazione della sovranità della donna sul proprio corpo”, ha tuonato un utente, “Il momento del test è unico, privato, un condensato di emozioni che riguardano la mamma. Così si rovina tutto!”, ha commentato un altro.

Il team dell’azienda, cercando di correre ai ripari, è intervenuto spiegando l’intento della campagna: “Il nostro esperimento mira a mostrare alle coppie in cerca di un bimbo un modo ancora più emozionante di vivere il momento più bello della propria vita”. Alle accuse di sessismo gli admin della pagina Facebook hanno invece replicato affermando che “il diritto della donna di sapere per prima il risultato è per noi fondamentale e inalienabile. Quella del video è una coppia che sta provando ad avere figli, e il compagno ottiene prima l’esito del test per una buona ragione: svelarglielo dopo poco tempo in un modo ancora più dolce ed emozionante”. adnkronos

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