L’amministrazione non risponde, le casette per gli sfollati andranno all’estero

Nel gennaio scorso, la ditta Ciano trading di Livorno aveva offerto gratuitamente un intero campo di 5mila metri quadrati, con moduli componibili, per ospitare quasi 400 sfollati ad Amatrice. L’offerta della società, che cura in particolare il catering per le basi della Nato e delle Nazioni Unite, era stata accolta con entusiamo dal sindaco della cittadina, Sergio Pirozzi. Oggi però la vicenda ha assunto tutta un’altra piega e quei prefabbricati, del valore di un milione di euro, andranno all’estero. Lo racconta Marco Nese su Il Corriere della Sera.

Dopo diverse sollecitazioni, la Protezione Civile aveva inviato a Livorno due funzionari per verificare lo stato di conservazione del materiale. A riceverli l’ingegnere della società Andrea Chiesa, che ha poi dichiarato: “Mi hanno detto che nel giro di un paio di giorni avrebbero scritto una relazione e mi avrebbero fatto sapere. Non li ho più sentiti“. Secondo il responsabile della Protezione civile del Lazio Carmelo Tulumello, “l’operazione potrebbe presentare grandi rischi, non sappiamo se nei 37 container in cui i prefabbricati sono stipati il materiale è in buono stato di conservazione”.

Alla fine, quei container prenderanno una strada diversa. Con un comunicato la Ciano fa sapere che “è stata sostanzialmente indotta a ritirare l’offerta”, cosa che fa “con grande rammarico”, costretta a rinunciare “in seguito alle lungaggini burocratiche e alle perplessità di alcuni soggetti pubblici, i quali hanno lasciato intendere che tale donazione, che avrebbe potuto rappresentare uno strumento utile a lenire le sofferenze delle tante persone rimaste senza casa, sarebbe stata invece percepita come un possibile intralcio alle attività di soccorso”.

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