1944, la tragedia del piroscafo Oria: morirono 4107 italiani prigionieri dei tedeschi

Il 12 febbraio in Italia e Grecia, si ricorda la tragedia del Piroscafo Oria, in cui persero la vita 4107 prigionieri di guerra italiani.

L’8 febbraio 1944 – ricorda un comunicato dell’addetto militare dell’ambasciata d’Italia ad Atene, colonnello Antonio Albanese – al largo dell’isola di Creta, affondava, dopo essere stata silurata dal sommergibile britannico Sportman, la motonave Petrella, portando con se’ i 2670 militari italiani che, ridotti in prigionia dai tedeschi, erano diretti ai campi nazisti nel continente.

Pochi giorni dopo, il 12 febbraio, il piroscafo Oria, anch’esso stracarico all’inverosimile di prigionieri di guerra del Dodecaneso, affondo’ a causa delle avverse condizioni meteo ma anche a causa della rotta lungo costa scelta dal comandante per evitare la medesima fine del Petrella: in questo caso, perirono ben 4107 prigionieri italiani su un totale di 4115 trasportati. La tragedia dell’Oria è la peggiore di sempre della storia del Mediterraneo, ma e’ quasi del tutto sconosciuta agli italiani.

All’Oria ed il Petrella, si aggiunsero altri affondamenti, quasi tutti di navi civili sequestrate dai tedeschi dopo l’8 settembre 1943 (Donizetti, Ardena, Sinfra, Amalia, AA Kal 89, C.SA 38, Alma, Leda, Sifnos, Tanais, Palma) che provocarono la morte di 14.498 militari italiani, tutti da allora considerati “dispersi in guerra” in quanto mancavano documentazioni e liste d’imbarco.

Solo pochi anni fa, per pura casualita’, furono ritrovati il relitto e la lista d’imbarco del piroscafo Oria: si costituì dunque una Associazione detta “Rete dei dispersi del naufragio del piroscafo Oria” con l’obiettivo di rintracciarne le famiglie (www.piroscafooria.it). Grazie alla sensibilità delle autorità locali elleniche e di volontari italiani e greci, nel 2014 è stato inaugurato, nei pressi di Capo Sounion, il monumento ove, domenica 12 febbraio, si celebra il 73.o anniversario della tragedia.

Alla manifestazione prenderanno parte il Presidente della Regione Attica, i Sindaci dei comuni di Lavrio e Saronico, il Capo della flotta della Marina Greca ed una rappresentanza di delegazioni straniere di USA, Federazione Russa, Germania, Regno Unito, Romania e Serbia. La più alta autorità italiana sarà l’Ambasciatore d’Italia Luigi Efisio Marras. Inoltre, saranno presenti delegazioni di tutte le più importanti organizzazioni ed Associazioni italiane presenti in Grecia, quali il Comitato Italiani all’estero (Comites), la Scuola Italiana di Atene, il Comitato Assistenza Italiani (Coasit) e l’Associazione Culturale “Dante Aligheri”.

L’addetto per la Difesa in Grecia, Colonnello Antonio Albanese, parteciperà alla collaterale e contemporanea commemorazione che si svolgerà in Italia nel comune di Seravezza (LU): anche in questa località parteciperanno tutte le autorità locali, in aggiunta ad alcuni sindaci di alcuni comuni salentini che contano dei loro concittadini fra la i nomi delle vittime. Nell’occasione, sarà attivato un collegamento videotelefonico fra Sounion e Seravezza consentendo in tal maniera a tutti i partecipanti, in Italia ed in Grecia, di unirsi in un abbraccio virtuale, nel ricordo delle vittime del naufragio. (ANSAmed).

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