La Commissione europea ha detto, attraverso una raccomandazione, che gli Stati membri dell’Unione dovrebbero poter rispedire i richiedenti asilo in Grecia a partire da metà marzo. La presa di posizione è un primo passo per ripristinare una politica europea comune in tema di immigrazione, collassata a causa dei massicci flussi di ingresso registrati nel 2016.
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Secondo le regole comunitarie, il paese di ingresso è responsabile della gestione della domanda di asilo politico. Il problema però è che questo principio è andato in frantumi lo scorso anno in Grecia, la principale porta d’ingresso d’Europa per milioni di migranti.
Incapace di far fronte all’emergenza, la Grecia ha lasciato che i migranti attraversassero il suo territorio procedendo verso i più ricchi paesi d’Europa come la Germania. Ciò ha indotto altri Stati membri a chiudere gradualmente le frontiere.
La Commissione ha oggi riconosciuto gli sforzi di Atene nell’organizzare strutture di accoglienza e registrazione per i richiedenti asilo.
La Commissione raccomanda che sia consentito agli stati membri rimandare in Grecia i richiedenti asilo che siano entrati in Europa dal paese. “Sarà un ulteriore disincentivo contro gli ingressi irregolari e i movimenti secondari, ed è un passo importante per il ritorno al normale funzionamento del sistema”, spiega il vice capo della Commissione, Frans Timmermans.
(Gabriela Baczynska – reuters)