Obama: diplomazia per fermare la violenza, poi attacca Russia e Israele

 

Il presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, è salito per l’ultima volta sul podio dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite, dove è arrivato in ritardo, scegliendo di parlare dei risultati ottenuti in otto anni (NESSUNO) e, al tempo stesso, delle incertezze e dei conflitti che agitano il mondo, a causa anche delle disuguaglianze sociali

“La diplomazia e’ la vera chiave per fermare la violenza”: lo ha detto Barack Obama (che la diplomazia non l’ha mai usata, né Gheddafi, né con Assad, nè in Afghanistan o in Yemen, tanto per fare qualche esempio…), facendo l’esempio di Israele. “Non si puo’ affermare la propria leadership sminuendo gli altri. Israele sa che non puo’ occupare in via permanente la terra palestinese”.

Poi ha attaccato la Russia che ha detto “sta cercando di riguadagnare la gloria perduta tramite la forza”. “No agli uomini forti – è stato il suo appello – e a modelli di societa’ guidate dall’alto. La democrazia resta il vero percorso da compiere. E la strada verso la vera democrazia e’ meglio dell’autoritarismo”.

”Dobbiamo respingere qualsiasi forma di razzismo – ha proseguito – fondamentalismo e di idee superiorita’ di razza. Bisogna abbracciare la tolleranza e il rispetto di tutti gli esseri umani e di tutte le culture”.

Il presidente ha detto che “la storia mostra che gli uomini forti restano con due possibilità: una repressione permanente, che scatena conflitti in casa, o un nemico all’estero da usare come capro espiatorio, che può portare a una guerra“. (IN QUESTO GLI USA SONO MAESTRI)

.”Dobbiamo respingere qualsiasi forma di fondamentalismo, di razzismo e qualsiasi idea secondo cui esiste una superiorità etnica. Dobbiamo sposare la tolleranza che risulta dal rispetto per tutti gli esseri umani”. “La nostra comunità internazionale deve continuare a lavorare con quelli che cercano di costruire, invece di distruggere”.

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