Riprendiamoci la nostra Italia

 

L’Italia, adottando l’euro, si è ridotta come uno stato del terzo mondo che deve prendere in prestito una moneta straniera, con tutti i danni che ciò implica”. Non lo dico io, ma lo hanno detto Paul Krugman e altri Premi Nobel per l’economia come James Mirrlees, Milton Friedman, Joseph E. Stiglitz, Amartya Sen, Christopher Pissarides.

italia

Premesso questo:
dobbiamo considerare l’euro come la metastasi con la quale questa Europa ha trasmesso quel cancro, quel crimine contro l’economia e contro la popolazione italiana: l’economicidio.

Per economicidio si intenda:
1. la svendita dei diritti;
2. la riduzione dei salari;
3. l’aumento della disoccupazione;
4. la svendita dei servizi pubblici essenziali tramite privatizzazioni a basso costo;
5. l’appropriazione indebita della stragrande maggioranza della ricchezza reale e finanziaria dell’Italia da parte delle elités finanziarie;

Noi dobbiamo porci l’obiettivo – costi quel che costi – di fermare questo crimine epocale commesso dalla dittatura finanziaria mondialista che ha potuto agire e continua ad agire con la complicità di governi golpisti sostenuti dalla s-partitocrazia affaristico clientelare delle sedicenti opposizioni.

 Fino a quando ci sarà l’euro, la crisi voluta ad hoc non passerà. La crisi finirà solo quando i veri Cittadini reagiranno in modo ‘appropriato’ (capito mi hai?) per ottenere politiche di piena occupazione, pieni diritti e pieno stato sociale.

Noi dobbiamo costruire una economia “salva vite umane”, una politica “salva Stato sovrano” e difendere una Costituzione “salva Democrazia”.  Insomma, dobbiamo tornare ad essere uno Stato a sovranità nazionale, uno Stato a sovranità monetaria, uno Stato con un Governo legittimato dai Cittadini che vogliono la Democrazia.

Se ve ne fosse la necessità, queste sono alcune delle ragioni per votare NO al Referendum già vinto in partenza.

Io non sono un soggetto politico, sono uno che con i pochi mezzi a disposizione denuncia il crimine che si sta perpetrando nei confronti della popolazione italiana che da otto anni soffre come non ha sofferto nemmeno nella seconda guerra mondiale, a causa di questa crisi (leggasi: guerra) costruita ad hoc dalla dittatura finanziaria mondialista che ha trasformato l’Italia ricca in una nazione povera.

I problemi della Nazione Italia sono:
1. La disoccupazione;
2. L’assenza di Democrazia;
3. La denatalità;
4. L’immigrazione senza controllo;
5. L’assenza di sovranità legislativa e monetaria

Italiani, è ora di riprenderci l’Italia.

Armando Manocchia – – @mail

 

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