Richiedenti asilo usano Wi-Fi privato per stare connessi tutto il giorno

 

ORETI: E’ CONSIGLIABILE PROTEGGERE CON PASSWORD IL SEGNALE INTERNET DI UTENTI PRIVATI ONDE EVITARE CHE POSSA ESSERE UTILIZZATO DA TERZI E DA RICHIEDENTI ASILO POLITICO

immigrati

Da quando due anni fa è iniziata l’emergenza richiedenti asilo a Gorizia, le segnalazioni di diversa natura non sono mai mancate.

L’ultima in ordine di tempo risulta però una novità. La notizia mi è stata fornita, qualche settimana fa, da alcuni cittadini residenti in via Lasciac. A dirlo è il capogruppo della lista civica “Per Gorizia” e coordinatore provinciale di Autonomia Responsabile, Fabrizio Oreti.

La segnalazione, in prima battuta, mi ha lasciato sorpreso visto che riguardava un gruppo sempre maggiore di richiedenti asilo politico che, a suo tempo, ha individuato un segnale Wi-Fi privato aperto (senza password) e così ad ogni ora del giorno e della sera si riunivano in gruppetti nella strada dove giungeva il segnale per poter connettersi e navigare.

Alcuni abitanti – stigmatizza Oreti – mi hanno evidenziato il disturbo della quiete dovuto dai toni alti della voce (viste le tante video-chiamate) che giungevano direttamente nelle abitazioni dei residenti, oltre a cartacce a terra e la percezione di insicurezza visto il folto numero di profughi che si riuniva nella via.

Anche alcuni negozi si sono ritrovati con i tanti profughi seduti sulla pensilina del proprio locale intenti tutto il giorno nella navigazione e certo questo non ha incentivato i clienti.

Fortunatamente si è riusciti ad individuare il luogo da cui proveniva il segnale e l’ignaro proprietario dell’utenza ha provveduto ad inserire una password per tutelare la rete da accessi non autorizzati.

Al termine di questa vicenda – termina Oreti – il consiglio che mi sento di dare a coloro che hanno un modem Wi-Fi privato nelle proprie abitazioni è di verificare che sia installata una password di protezione anche perché altrimenti fornendo il segnale in maniera libera (senza password) si rischia di assegnare la linea con i propri indirizzi IP a chi non si conosce e, pertanto, non si conosce l’utilizzo che ne fa!

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