Migranti, business inverso: incentivi ai Paesi d’origine per i rimpatri

 

mogherini-climaBRUXELLES – In una lettera inviata ai ministri degli Esteri dei 28, l’Alto rappresentante Ue Federica Mogherini aggiorna sulla dimensione esterna della politica migratoria, e tra gli argomenti affronta quello di “rimpatri e riammissioni” che “restano una grande sfida” per l’Europa. A questo proposito, nel documento inviato ieri – di cui l’ANSA ha preso visione – l’Alto rappresentante Ue spiega di aver “lanciato una serie di dialoghi di alto livello con i Paesi terzi di origine e di transito chiave”, iniziando a “preparare pacchetti di incentivazione su misura, in stretta collaborazione con la Commissione, per individuare leve per promuovere la cooperazione”. I pacchetti di Pakistan, Bangladesh, Algeria, Marocco, Ghana, Costa d’Avorio, Mali, Nigeria, Senegal e Afghanistan sono già stati discussi a diversi livelli in sede di Consiglio, mentre quelli di Eritrea, Etiopia, Somalia, Sudan , Niger e Tunisia seguiranno.

Mogherini raccomanda, in particolare, per quanto riguarda i Paesi africani la necessità di restare “fedeli all’approccio globale ed equilibrato concordato nel piano d’azione della Valletta e promuovere l’uso strategico del Fondo fiduciario per garantire la piena complementarità con i dialoghi di alto livello”. E evidenzia come oltre 350 milioni di euro di progetti siano già stati approvati dai comitati operativi per i capitoli del Fondo fiduciario che riguardano il Sub-Sahara.

Il capo della diplomazia Ue sottolinea anche che “non ci sono soluzioni rapide o a taglia unica” evidenziando che un’azione coordinata con gli Stati membri continuerà ad essere “chiave” per il successo. ansa europa

 

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