Gli scontri a margine dello sciopero generale in Grecia non sono bastati a nascondere il primato di questa mobilitazione, la prima da quando al governo c‘è Alexis Tsipras e la sinistra di Syriza. L’ampia protesta è volta contro una ulteriore riforma delle pensioni.
La Grecia è paralizzata dallo sciopero generale convocato dai maggiori sindacati del settore pubblico e privato contro la riforma delle pensioni proposta dal governo Tsipras. Molte categorie protestano per l’aumento dei contributi ipotizzato dal governo che unito ad aumenti delle tasse – dicono i sindacati – finirà per prelevare il 75-80% del reddito di queste categorie.
Oggi sono dunque fermi i trasporti pubblici urbani ed extraurbani, mentre sono in agitazione anche gli aderenti al sindacato dei Professionisti, artigiani e commercianti (Gsevee), ed ha aderito alla protesta anche la Confederazione del Commercio e dell’Impresa (Esee). In piazza scenderanno anche avvocati, notai, camionisti, benzinai, medici e farmacisti. Gli addetti al trasporto marittimo scioperano invece per 48 ore, fino a sabato mattina. ANSAMED
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