Bergoglio: ‘Per i profughi il 2015 è stato un anno di sofferenze indicibili’

 

Nel 2015 sofferenze indicibili dei profughi – “Non possiamo dimenticare che tante giornate” dell’anno appena trascorso “sono state segnate da violenza, da morte, da sofferenze indicibili di tanti innocenti, di profughi costretti a lasciare la loro patria, di uomini, donne e bambini senza dimora stabile, cibo e sostentamento. Eppure, quanti grandi gesti di bontà, di amore e di solidarietà hanno riempito le giornate di quest’anno, anche se non sono diventate notizie dei telegiornali!”. Lo ha detto il Papa al Te Deum sottolineando che “il bene vince sempre”.

In Italia 4.000 suicidi per crisi nel 2015

LE MONACHE DI CLAUSURA IN TV

In tv solo cose brutte, quelle buone sembrano annoiare – Nel mondo “ci sono tante cose brutte” ma anche “tanta gente santa” che “non si vede in televisione” ha detto il Papa nell’udienza con i Pueri Cantores. “C’è questa attrazione verso il male, sembra che piace di più guardare le cose brutte che le cose belle”; queste “non hanno rating, non hanno pubblicità”. “Se tu vuoi avere un rating giornalistico o in televisione fa vedere solo le cose brutte. Con le cose buone la gente si annoia”.

Ma perché nella televisione – ha detto il Papa come esempio – non si vedono le monache di clausura che passano tutta la vita a pregare per tutti noi? Interessano più i gioielli, le cose che fanno la vanità. Non ci lasciamo ingannare. Nel mondo ci sono cose brutte ma anche cose sante”.

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