Rivolta di Roana: i presunti profughi arrestati sono già tutti liberi

 

Hanno patteggiato otto mesi di reclusione i nove presunti profughi finiti in arresto dopo le proteste di Roana, la pena è stata sospesa. Per loro le manette erano scattate dopo i tafferugli avvenuti tra alcuni dei richiedenti asilo ospitati in una struttura alberghiera dell’altopiano e i carabinieri intervenuti per sedare la rivolta. Roana, scontro tra profughi e carabinieri: nove in arresto.

I dipendenti della cooperativa che gestisce l’ospitalità dei migranti sono stati prima insultati e poi minacciati, rendendo necessario l’intervento dei carabinieri. Sul posto sono arrivate 15 pattuglie con una trentina di uomini, ma la protesta dì non è cessata sfociando in uno scontro tra migranti e militari. In nove sono finiti in manette.

Come riportato sulle pagine de Il Giornale di Vicenza, durante il processo per direttissima, i nove migranti, tutti provenienti dal Gambia, si sono detti pentiti. Davanti al giudice hanno dichiarato: “Ci scusiamo per il nostro comportamento, vogliamo imparare l’italiano e restare qui”.

Nei loro confronti, oltre alla pena detentitiva, è scattato un decreto di allontanamento. Tuttavia i migranti non potranno essere rimandati nel loro Paese di origine, almeno fino a quando la loro richiesta per l’asilo politico non sarà ultimata. Sebbene nessuno di loro avesse dei precedenti, questa condanna peserà sulla possibilità di avere il permesso di soggiorno.

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