Grido d’allarme dei ristoratori di Roma: “E’ crisi nera. Qui è un mortorio”

 

E’ “crisi nera” per i ristoratori del centro di Roma, costretti a fare i conti con quello che definiscono un vero e proprio “tracollo degli incassi”. Al calo fisiologico dell’inizio del periodo invernale, legato alle temperature poco miti e alle scadenze fiscali, a dare il colpo di grazia agli esercenti quest’anno ci ha pensato la ‘psicosi’ che sembra essersi scatenata dopo gli attacchi terroristici di Parigi del 13 novembre

roma

. “In queste sere in centro c’è un mortorio”, dice all’Adnkronos Claudio Pica, presidente dell’Aeper- Associazione esercenti bar, latterie pasticcerie e gelaterie di Roma. E se per capodanno si prevede un miglioramento, almeno per la clientela italiana, la situazione non sembra destinata a migliorare nel breve periodo, “almeno fino a Natale”, spiega Pica

“C’è una flessione rilevante del turismo – prosegue il presidente dell’Aeper – Da diversi ristoranti in pieno centro mi segnalano un tracollo degli incassi. E’ crisi nera, crediamo almeno fino a Natale”. Per Capodanno invece ci sarebbero segnali di ripresa. “Ci dovrebbe essere una ripresa per Capodanno, con un calo che si attesterà rispetto all’anno scorso intorno al 3-4% ma comunque in aumento rispetto a quest’ultimo periodo”. Richieste che quest’anno arriveranno, secondo le stime dell’Aeper, “meno dal turismo internazionale, a causa dell’allerta terrorismo, e più dal turismo italiano”.

Non aiuterà gli esercenti la possibile mancanza di eventi di piazza nel centro di Roma. “La sensazione è che assisteremo a una delocalizzazione degli spostamenti a Capodanno dal centro storico alle zone limitrofe di quartiere”, dice Alessandro Camponeschi, titolare dell’omonimo ristorante a piazza Farnese. “La mancanza di luoghi di aggregazione, come ad esempio i concerti di piazza, provocherà un calo di flussi in centro, con conseguenze anche sugli esercenti”, aggiunge. In ogni caso, moderati segnali di ripresa, secondo Camponeschi, in questi ultimi giorni si stanno verificando.

“Al calo fisiologico del periodo, si è aggiunto il calo dovuto alla psicosi che si è scatenata dopo il 13 novembre ma sembra che la situazione, già rispetto alla scorsa settimana, si stia pian piano riprendendo, soprattutto per la clientela italiana”. Il rischio è che, se la situazione non migliora, ci saranno conseguenze anche sui lavoratori. “Non dico che gli esercenti sono rassegnati ma c’è preoccupazione – aggiunge Pica – Pensavano che ci sarebbe stata la ripresa economica e invece si sono trovati a dover affrontare con incassi minori tutte le spese di gestione, le tredicesime e le scadenze fiscali. Attualmente i nostri associati resistono ma è chiaro che se continua così molti saranno costretti a rivedere il costo del personale”. adnkronos

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