Marino fa la morale al papa: “sul mio viaggio non avrebbe dovuto rispondere”

Il viaggio di Marino a Pittsburgh per incontrare il Papa e le dichiarazioni di Monsignor Paglia continuano ad alimentare la plemica sul Comune di Roma. Il sindaco della capitale e’ tornato sulla presunta arrabbiatura del Pontefice – riferita da monsignor Paglia ‘ingfannato’ da un imitatore di Renzi – per ‘bacchettare’ Papa Francesco.

“Il Santo Padre va negli Stati Uniti, fa dei discorsi epocali e il giornalista italiano, quando sale a bordo dell’aereo, gli chiede se e’ stato lui a invitare Marino. Se l’avessero chiesto a me, avrei replicato che non era questo lo scopo del viaggio e della conferenza stampa” ha detto a ‘Uno Mattina’.

marino

Su monsignor Paglia, presidente del Pontificio consiglio per la famiglia, Marino non ha voluto aggiungere altro: “non esprimo opinioni sui vescovi che hanno il compito di curare le nostre coscienze”, ha spiegato.

Le spese dello staff al seguito pagate dal Campidoglio A Philadelphia “mi hanno accompagnato anche un ambasciatore che lavora in Comune e il capo del cerimoniale, e quelle spese sono state supportate dal Comune come e’ normale che sia per i sindaci di grandi e piccole citta’” ha aggiunto sindaco di Roma.

Sull’importo delle spese sostenute dal Campidoglio, “io esattamente il conto esatto non lo conosco”, ha precisato Marino (Il viaggio di Marino negli Usa è costato ai romani 15mila euro), ma “posso dire che i miei spostamenti personali sono stati pagati da altri” e “ho avuto anche una macchina messa a disposizione dal Comune di Philadelphia”. In particolare, “per quello che riguarda le mie spese e quelle della persona che lavora con me e mi ha accompagnato anche alla conferenza che ho tenuto per l’inizio dell’anno accademico della Temple University, sono state tutte sostenute dalla stessa universita’ americana”, ha spiegato ancora il sindaco.  AGI