Immigrati, Boldrini: rigettare quelle discriminazioni su base religiosa

 

“‘Voi che fareste? Con un figlio attraversereste qualsiasi mare'”. E’ stato un discorso di grande impatto quello che il Presidente della Commissione Ue, Jean-Claude Juncker, ha dedicato alla crisi dei rifugiati parlando dello Stato dell’Unione davanti all’Europarlamento”.
Cosi’ la presidente della Camera dei deputati, Laura Boldrini.

“Il Presidente ha ricordato una semplice verita’ che troppo spesso la demagogia prova a rimuovere: che sino a quando ci sara’ la guerra, nessun muro potra’ fermare chi difende la vita propria e dei propri cari. Perche’ pace e sicurezza sono un diritto e un bisogno di tutti gli esseri umani, non soltanto di noi abitanti dell’Occidente ricco”, osserva.

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“L’Europa deve aver memoria della storia dei suoi popoli, che e’ stata molto spesso storia di rifugiati, ed essere fedele ai suoi valori, rigettando quelle discriminazioni su base religiosa che nel nostro continente sono arrivate a provocare l’orrore dell’Olocausto”, sottolinea Boldrini.

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“E’ indispensabile ormai strutturare un sistema di asilo europeo, che oltre alle quote per ciascuno Stato preveda standard uniformi di protezione e di assistenza. Juncker ha inoltre analizzato con molta lucidita’ i ritardi della costruzione europea che anche la vicenda dei rifugiati ha messo fin qui in evidenza, sottolineando che ‘in questa Ue manca l’Unione e manca l’Europa’. E’ una denuncia, la sua, che in molti nell’Unione condividiamo”, prosegue. “La strada da percorrere per uscire dalle difficolta’ e’ un deciso cammino verso l’integrazione politica, che abbia come obiettivo l’unione federale degli Stati. Sara’ questo il tema al centro della Dichiarazione che lunedi’ prossimo verra’ presentata a Montecitorio e che sara’ firmata congiuntamente dai Presidenti della Camera dei deputati, del Bundestag tedesco, dell’Assemblee Nationale francese e della Chambre des Deputes lussemburghese”, conclude. (AGI) .

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