Le analogie tra islamismo e nazismo che i “buonisti” non vogliono vedere

A sentire, vedere e leggere quanto succede in Italia e in Europa, con centinaia di migliaia di musulmani alle porte, sembra divenuto inevitabile accoglierli nella nostra società, destinata a diventare inesorabilmente un variopinto miscuglio di persone con diverse religioni e culture.

 

di Armando Manocchia

Armando Manocchia
Armando Manocchia

Ciò che sorprende e spaventa, è l’assoluta mancanza di volontà di cercare di capire cosa sia veramente l’islam da parte dei buonisti e dei beoti che amano insistere sull’esistenza di una preponderante corrente “moderata”, ben distinta da quella “terrorista” che ultimamente si contraddistingue nell’ISIS, e quanto sia profondamente opposto ai principi del Cristianesimo che domina la cultura occidentale. Credere che tutto questo sia indistintamente bello, luccicante e puro può anche apparire affascinante, ma è poco saggio in una persona ragionevole: in fin dei conti, ‘mille colori formano un grigio plumbeo’, che ricorda tanto lo stato di massima entropia, noto anche come morte termica, in cui nessuno scambio di energie è più permesso.

Occorre invece informarsi, scegliendo l’informazione obiettiva, incuranti del Mainstream che vuole sponsorizzare l’idea dell’islam, moderato, liberale, progressista e avere il buon senso di chiamare le cose con il loro nome, come il coraggio di fare delle scelte.

Quello che è l’islam, lo sappiamo tutti, è uno ed uno soltanto. L’islam è il Corano ed è scritto sul Corano che, per un islamico, ha la stessa valenza della figura di Cristo per un Cristiano, ossia costituisce l’incarnazione di Dio. Secondo loro è Dio che si è letteralmente “incartato” in un libro, che perciò è perfetto e non, come piace ai più a secondo le convenienze, suscettibile di interpretazione.

Quel libro che loro ritengono ‘’sacro’ predica la violenza e la morte, predica l’uccisione di chiunque non sia musulmano, oltre a tante altre leggi che ne fanno, più che un oggetto di culto, un oggetto di governo con poteri che ben si estendono alla sfera temporale.

Qualche esempio?

  • – Combattete [gli infedeli] finché l’Islam non regni sovrano” [Sura 2:193].
  • – Circa gli infedeli (coloro che non si sottomettono all’Islam), costoro sono gli “inveterati nemici” dei musulmani [Sura 4:101].
  • – I musulmani devono far guerra agli infedeli che vivono intorno a loro [Sura 9:123] Se volete potete verificare direttamente sul sito del Corano: http://quran.com/2/193 http://quran.com/4/101 http://quran.com/9/123

Leggendo queste barbarie non viene spontaneo fare un confronto con il Nazismo? Quando pensiamo al Nazismo, non pensiamo a una ideologia che riteneva una razza superiore ad altre razze, e in nome di questo aveva deciso di sterminare le altre razze? E allora chiediamolo ai fanatici della cosiddetta integrazione: Perchè l’Islam predica esattamente quello che predicava il Nazismo, con la sola differenza che lo fa su base ideologica invece che su base genetica? Rispetto al Nazismo, l’islam offre l’opportunità agli infedeli di abiurare le proprie radici e convertirsi, ma non ha altre differenze.

Niente di nuovo: nazismo e islam sono sempre stati molto vicini
Niente di nuovo: nazismo e islam sono sempre stati molto vicini
Se gli permettiamo propagarsi si chiede Armando Manocchia – non saremo colpevoli almeno quanto quelli che hanno permesso l’orrore del Nazismo? Qui non stiamo parlando di competizione tra religioni, ma si tratta di condannare l’apologia del genocidio, insita in una cultura abominevole e abietta, che – nostro malgrado – una visione forzatamente buonista cerca di farci digerire in nome degli interessi puramente venali di chi propaganda il multiculturalismo.

 

Salvo ricordare a tutti che Papa Ratzinger è stato fatto fuori soprattutto in seguito al discorso di Ratisbona, va anche ricordato, riguardo al Cristianesimo, che la figura di Cristo è venuta per modificare la visione del monoteismo biblico, anch’essa alquanto violenta e vendicativa, per costituire una vera Religione di Pace, e introdurre il concetto (assolutamente unico, rivoluzionario e antropocentrico) di “Uomo figlio di Dio”, che non è presente nella Bibbia. Una religione tollerante, che mette l’Uomo al pari di Dio, e pone il Prossimo (il prossimo tuo e non qualunque prossimo) al centro dell’essere un “Uomo di Fede”, consegnando così nelle mani dell’umanità un perfetto libro di istruzioni per vivere una vita in cui il benessere interno lordo di chi mi sta di fronte conta più del Pil e sia così fonte di gioia.

Amore, Perdono e Compassione sono i pilastri su cui si fonda la nostra cultura (per quanto spesso siano contraddetti tanto dai nostri politicanti quanto da alti e bassi ma mediocri prelati). Tutto ciò, va preservato come un confine invalicabile, e spaventa chi non se ne accorge o peggio chi fa finta di.

Armando Manocchia  @mail

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