Merola (Pd) riallaccia l’acqua allo stabile occupato: la Procura apre un’inchiesta

 

La magistratura “ha chiesto la documentazione e noi gliela stiamo dando. Piena collaborazione, non abbiamo altro da aggiungere”. Così il sindaco di Bologna, Virginio Merola, sulla notizia dell’apertura di un’inchiesta sull’atto con cui lo stesso primo cittadino, lo scorso aprile, ha ordinato il riallaccio dell’acqua nello stabile occupato di via de Maria. A Palazzo D’Accursio, dunque, non c’è preoccupazione per le indagini in corso? “Hanno chiesto la documentazione e noi forniamo continuamente documentazione”, si limita a rispondere Merola.

Sulla vicenda, intanto, intervengono anche gli “inquilini resistenti” che, insieme al collettivo Social Log, sono protagonisti dell’occupazione di via de Maria e di altre iniziative simili in città. “Ricordiamo che le famiglie occupanti erano state private dell’acqua grazie all’applicazione dell’articolo fascista presente nel Piano casa dell”ex ministro Maurizio Lupi”, recita la nota, firmata dalle famiglie occupanti e dal collettivo. Si parla del “disgraziato articolo 5- continua la nota- che priva del diritto all’acqua, alle utenze, e alla residenza chiunque abiti all’interno di occupazioni abitative”. Con una “grande battaglia di giustizia sociale e per la dignità la nostra città è stata la prima in Italia a mettere concretamente in discussione” questa norma, scrive Social Log, aggiungendo che poche settimane fa anche la vicepresidente della Regione Emilia-Romagna, Elisabetta Gualmini, “ha garantito pubblicamente l’indisponibilità a recepire l’articolo 5 all’interno del piano casa regionale”. In questo contesto, “crediamo che le iniziative della Procura fatte di inchieste e sequestri preventivi siano una vera e propria aggressione- continua la nota- contro un movimento sociale che coinvolge decine di migliaia di persone nel nostro Paese”. Togliere l’acqua è “un gesto degno di una rappresaglia delle Ss o di un gerarca fascista- continua la nota- ed esigiamo una presa di posizione chiara e concreta dal nuovo ministro delle Infrastrutture, Graziano Delrio”. Per Social Log, il capoluogo emiliano dovrebbe fare da apripista a livello nazionale. “Dopo anni di lotte un sogno si realizzo” a Bologna quando per prima la nostra città si è liberata dell’orrore dei Cie, ora- si legge nel comunicato- è il momento di realizzare un nuovo sogno: che Bologna si liberi subito dell’infame articolo 5″.

Tornando all’inchiesta sull’acqua, Marco Lisei (Fi) su Facebook commenta così la vicenda: “Se riallacci l’acqua agli occupanti di via de Maria e via Fioravanti, sei complice dell’illegalità e non puoi fare il sindaco. Oggi c’è un’indagine della Procura, bene, ma per quanto mi riguarda- scrive il consigliere comunale- il sindaco è abusivo e come tale va sgomberato a prescindere, a meno che non paghi le utenze anche a tutti coloro che non arrivano a fine mese”.

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