Ucraina: rogo al deposito di petrolio, cinque cisterne in fiamme

Cinque cisterne continuano a bruciare a causa del vasto incendio che si è sviluppato in un deposito di petrolio nei pressi di Kiev, in Ucraina.

 

Il responsabile dei servizi di emergenza assicura che la situazione è sotto controllo, ma ora si teme anche per la diffusione di sostanze tossiche nell’aria.

L’inviata di euronews, Maria Korenyuk, ricorda che sono passati tre giorni da quando è divampato il rogo: “I soccorritori avevano promesso di estinguerlo entro mercoledì mattina, ma nelle ultime ore ha preso fuoco un’altra cisterna”.

La nuova arma dei pompieri sono i mezzi cingolati, derivati da tank militari, che vengono utilizzati per avvicinarsi con maggiore sicurezza alle cisterne in fiamme.

Nell’incendio sono morti tre vigili del fuoco e un dipendente del deposito, mentre un quarto pompiere risulta disperso.

Volodymyr Tsiba, addetto al dipartimento dell’Ambiente, dice di aver ricevuto segnalazioni da parte di alcuni residenti, che accusano problemi respiratori e allergie. “Sintomi – ammette – che possono insorgere a causa delle emissioni. Per questo motivo, è stato consigliato agli abitanti di restare il più possibile al chiuso o di proteggersi la bocca con una mascherina”.

Un consiglio diramato anche a Kiev, che dista una trentina di chilometri. La sostanza potenzialmente più pericolosa è il benzopirene, un agente cancerogeno che può rimanere nell’aria per diverse settimane. EURONEWS

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