Marche e Toscana, Fratelli d’Italia e Lega Nord siglano l’accordo per le Regionali

Intesa Salvini – Meloni, alle regionali Lega Nord e FdI correranno insieme

Meloni-Salvini

 

Fratelli d’Italia e Lega Nord siglano l’accordo per le Regionali. A quel che apprende l’Agenzia Dire dopo il vertice di ieri, il leader del Carroccio Matteo Salvini e Giorgia Meloni di Fratelli d’Italia hanno sbloccato la partita delle candidature in due Regioni: Marche e Toscana. In una sorta di scambio fra le due realtà politiche, nelle Marche in lizza sarà il candidato di Fratelli d’Italia il candidato a governatore, costringendo al passo indietro il leghista Rodolfo Paolini.

BORGHI – Mentre, in Toscana è Giovanni Donzelli a sacrificarsi in favore di Claudio Borghi, plenipotenziario di Salvini nella sfida ad Enrico Rossi. In entrambi i casi ci sarà una sorta di ticket fra i due esponenti che erano in lizza per la candidatura. L’intesa dovrebbe essere divulgata in via ufficiale nelle prossime ore dai due leader, anche se al momento esistono alcune resistenze da superare sulle Marche, nelle quali sempre a quanto viene riferito alla ”Dire” ci sarebbero delle perplessità sul ritiro da parte di Paolini.

ROSSI- Duro il commento del presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, candidato governatore del Pd: “Leggo che i fascio-leghisti, Meloni e Salvini, vogliono partire dalla Toscana costituendo un fronte di liberazione nazionale. In Toscana troveranno già costituiti i Comitati di Liberazione Nazionale, CLN, che pacificamente li fermeranno colpo su colpo. Oggi che celebriamo il 25 Aprile non ci dispiace replicare così a Fratelli d’Italia e Lega Nord”.

firenzetoday.it

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One thought on “Marche e Toscana, Fratelli d’Italia e Lega Nord siglano l’accordo per le Regionali

  1. Finalmente questa è un ottima notizia anzi direi grande notizia, poter vedere insieme i miei due preferiti, avanti tutta, al signor Rossi io direi che a mio modesto parere forse era meglio controllare il proprio territorio invaso da Cinesi che non so se pagano le tasse e i soldi rimangano in Italia o vanno in Cina, poi sicuramente ricorderà i morti dentro ad alcune fabbriche con questo non do la colpa a lui ma chi doveva controllare se queste fabbriche sono a norma, e se si rispettano i contratti di lavoro e igiene sanitaria, a me pare di no, invece alle fabbriche Italiane puntualmente controllate.

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