Il PD fa finta di preoccuparsi del pluralismo dell’informazione

Mentre alcuni “giornalisti” del PD, prestati ai quotidiani di De Benedetti dalla nota rivista  di spetteguless cronaca vera, si accaniscono contro i siti che non si piegano all’informazione di sistema, Silvia Costa (Pd) fa finta di preoccuparsi del pluralismo dell’informazione.

silvia-costa

da ANSA – “La situazione del pluralismo dei media è problematica: è tempo che l’Unione europea vigili e la Commissione adotti misure concrete”. Lo ha sollecitato Silvia Costa, Presidente della Commissione Cultura e Istruzione del Parlamento Europeo all’incontro “Monitoring Media Freedom and Pluralism” organizzato dal Centre for Media Pluralism and Media Freedom, insieme al Presidente della Commissione per le Libertà Civili Claude Moraes.

“Abbiamo presentato un emendamento al bilancio 2015 – spiega Costa – volto a trasformare il progetto pilota del ‘Media Freedom Monitoring Tool’ in un’azione preparatoria estesa a tutti i Paesi UE, ma l’obiettivo finale è ottenere una linea permanente di bilancio”. Lo strumento di monitoraggio del Pluralismo dei Media è stato infatti creato dalla Commissione Europea nel 2009 e destinato inizialmente a nove paesi dell’Unione. Ad esso sarebbe dovuta seguire una Comunicazione che, ha rimarcato Costa, “ci dispiace rilavare, non è mai stata varata”.

Costa

La Presidente della Commissione Cultura si è detta invece convinta che “la libertà dei media e il pluralismo sono valori fondamentali sanciti dalla Carta dei diritti fondamentali dell’Unione Europea” ma anche “che i media svolgono un ruolo essenziale nel garantire la trasparenza e la responsabilità nella nostra democrazia: vi è una stretta connessione tra la libertà e il pluralismo dell’informazione, la democrazia e la partecipazione politica. A fronte di questo, la situazione in molti Stati Membri è ancora molto problematica”.

Ungheria, Bulgaria, Romania e Estonia tra quelli citati, per motivi diversi, da Costa, insieme a Regno Unito e Italia.(ANSA).

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