23 ottobre – Dal Veneto una notizia che non mancherà di fare discutere. Un automobilista del Comelico ha testimoniato ieri davanti ai carabinieri per essere stato preso a male parole da una vigilessa romagnola. Il motivo? Teneva un rosario appesa allo specchietto dell’auto.
“Dalla messa alla corona del rosario il passo è breve, in una società che vorrebbe tutti senza una palese identità religiosa” scrive il Gazzettino.
I fatti: lo scorso maggio l’automobilista viene fermato da una pattuglia di vigili urbani nel Forlivese. Una delle due vigilesse procede con il rituale controllo dei documenti, la seconda critica aspramente quel rosario all’interno dell’auto. L’agente era stata denunciata – addirittura da una sua collega – per il grave episodio.
Poteva finire lì, invece no. Con la denuncia il “trasgressore” (che intende restare anonimo) è stato invitato a presentarsi quale testimone alla stazione dei carabinieri di Santo Stefano per deporre quanto ricordava di quell’episodio.
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