Renzi: senza di noi, xenofobia e populismo. Pd unica speranza

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21 ottobre . “Se non ci siamo noi l’alternativa è la piazza, talvolta xenofoba, e il populismo, c’è la vittoria di un fenomeno demagogico e populista che rischia di incrinare le regole del gioco”. Lo ha detto Matteo Renzi nel suo intervento alla Direzione Pd, una direzione animata dall’intervento di Gianni Cuperlo sulla questione Leopolda, cui Renzi ha replicato assicurando che “mai e poi mai ci sarĂ  la costruzione di un’organizzazione parallela sul territorio”.

L’accusa di populismo è un insulto. Sale la rabbia e la protesta dei popoli d’Europa

“Discutiamo, ascoltiamoci ma questa comunitĂ  che ha preso il 41% è l’unica speranza perchĂ© l’Italia esca dalla palude nella quale si trova. Questo ci impone un surplus di responsabilitĂ ”, ha sottolineato il premier.

Quindi “nessuno di noi espellerĂ  un senatore che ha fatto una battaglia onesta e trasparente contro le riforme costituzionali”, ma “non possiamo essere un comitato elettorale o un club anarchico o di liberi pensatori”. “Se c’è un voto di fiducia dobbiamo decidere una comunitĂ  dove sta o no, è una discussione da tenere aperta – ha spiegato Renzi – Un punto di equilibrio deve essere discusso, apriamo una discussione senza imporre idee, ascoltiamoci, decidiamo anche in Assemblea, ma decidiamo come sta insieme una comunitĂ ”.

“Il Pd – ha aggiunto – deve essere in grado di contenere realtĂ  diverse, spero che per Gennaro Migliore fino ad Andrea Romano e parte di Scelta civica o Italia popolare che vogliono stare nella sinistra ci sia spazio di cittadinanza piena”.