Immigrazione: la UE boccia l’Italia “gravi carenze di gestione”

sbarchi

 

8 ottobre – L’Italia, assieme a Grecia e Spagna, nella lista dei ‘cattivi’ per “le gravi carenze nella gestione” del fondo per il controllo delle frontiere esterne, il Ffe, nell’arco temporale 2007-10. Giudizio negativo anche per la Commissione, criticata per non aver seguito con la giusta efficacia questi progetti. E’ quanto emerge dal rapporto della Corte dei Conti europea, Eca, secondo cui in quegli anni il nostro Paese ha fatto registrare carenze nel presentare procedure d’appalto adeguate, informazioni sufficienti per monitorare gli interventi e la loro valutazione ex post.

“Il Ffe – spiega il maltese Louis Galea, responsabile dello studio – ha aiutato gli stati membri a gestire le frontiere esterne all’Ue, favorendo la solidarietà finanziaria tra di loro. Tuttavia, la Commissione e gli stessi stati devono migliorare le procedure del finanziamento del fondo, in modo che i soldi dei contribuenti possano essere impiegati con maggiore efficacia”.

Secondo la Corte dei Conti europea, molti progetti non includevano indicatori misurabili. Inoltre c’è stata grande debolezza nella fase decisiva di monitoraggio e valutazione circa il reale impatto sul problema. Questi punti deboli, spiega il rapporto, comportano il rischio che la gestione delle frontiere non sia adeguatamente rafforzata dove è maggiormente necessario. In alcuni paesi, infatti, come l’Italia, il basso tasso di attuazione ha limitato l’efficacia del fondo stesso. Il Ffe tra il 2007-13 ha messo a disposizione 1,9 mld agli stati membri. Per il periodo 2014-2020 è stato sostituito con un altro strumento, il Fondo Sicurezza Interno (Fsi).(ANSA).

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