Sbarchi: 1789 clandestini in arrivo a Reggio Calabria

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4 ottobre – Oggi pomeriggio arriveranno al porto di Reggio Calabria a bordo della nave San Giusto 1789 migranti di varie nazionalità, tra cui 1391 uomini, 209 donne e 189 minori. Una parte degli sbarcati rimarrà nella città dello Stretto, altri invece saranno trasferiti in altre Regioni secondo il piano disposto dal ministero dell’Interno.

Il prefetto Claudio Sammartino, appresa la notizia nel pomeriggio di ieri, ha convocato una riunione operativa per il coordinamento delle attivita’ di primo soccorso e assistenza, cui partecipano i rappresentanti del comune capoluogo, della Provincia, delle Forze di polizia, della Capitaneria di porto, dei Vigili del fuoco, della Direzione marittima della Calabria e della Basilicata, del Suem, della Protezione civile provinciale e comunale, dell’Azienda sanitaria provinciale, dell’Azienda ospedaliera, dell’Ufficio sanita’ marittima aerea e di frontiera (Usmaf) delle associazioni di volontariato e della Croce Rossa.

Subito dopo lo sbarco i migranti saranno visitati da personale medico e della Croce Rossa, successivamente saranno trasferiti in altre province e regioni secondo il piano di riparto predisposto dal Ministero dell’Interno

Fedriga (Ln), la politica del governo e’ criminale

La gestione dell’immigrazione di questo governo non e’ solo fallimentare, ma criminale. Renzi e Alfano hanno la responsabilita’ politica di migliaia di morti e di aver favorito con le loro azioni un’invasione incontrollata del nostro paese”. A dirlo il capogruppo leghista alla Camera, Massimiliano Fedriga. ”C’e’ il forte rischio che arrivino anche terroristi e la certezza che molti di questi clandestini diventino il braccio operativo della criminalita’ organizzata – avverte Fedriga -. Renzi sta facendo pagare ai cittadini un pesantissimo prezzo in termini di sicurezza. Il conto delle sue politiche scellerate in tema di immigrazione e’ di 12 miliardi di euro, soldi sottratti alle misure per salvaguardare chi sta vivendo la drammatica crisi economica e occupazionale. Per tutti questi motivi il 18 ottobre saremo a Milano, per fermare Mare Nostrum. Se un governo irresponsabile vuole alimentare e favorire l’invasione ci sara’ la gente a fermare questo scempio”