26 settembre – Nella Capitale parte ufficialmente il progetto di una zona a luci rosse: il Municipio IX, che comprende nei suoi confini il quartiere dell’Eur, si è impegnato a scendere in campo contro la prostituzione lanciando il progetto #Michela, dal nome della prostituta romena che nel 2012 si salvò miracolosamente dai suoi aguzzini che dopo averla aggredita le diedero fuoco, lasciandola agonizzante in un campo.
Saranno istituite delle “isole”, dove l’esercizio della prostituzione sarà tollerato e monitorato, e chi sarà sorpreso ad adescare fuori da queste zone dovrà pagare una maxi-multa.
Andrea Santoro, presidente del municipio romano, ha aperto un tavolo formale di coordinamento, attorno al quale siederanno i servizi sociali municipali (ossia la Asl di Roma C), i referenti del progetto Roxanne, il gruppo della Polizia Locale e i comitati di quartiere, per presentare il programma di realizzazione sperimentale dello “zoning” all’interno del Municipio IX, con il contributo degli Uffici Capitolini e delle Forze dell’Ordine.
“Noi vogliamo raggiungere l’obiettivo di conciliare il diritto alla sicurezza dei cittadini con l’ampliamento delle garanzie di tutela sociale e sanitarie per chi esercita questa attività”, dice Andrea Santoro.
Soddisfatta anche Carla Vincenti, assessore municipale alle Politiche Sociali: “Per la prima volta, finalmente, nel territorio comunale il problema della prostituzione viene affrontato in modo concreto e con gli strumenti più idonei. Le Amministrazioni passate avevano già messo in campo azioni finalizzate a contenere gli effetti diretti e indiretti del fenomeno della prostituzione, ma tali interventi, spesso legati unicamente a logiche sicuritarie, hanno in gran parte disatteso i risultati in programma”. (da RomaToday)
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