12 settembre – Solo 10 commissariati di Polizia su 39 resteranno aperti h24. Di notte, più della metà chiuderà i battenti. Il provvedimento, diffuso ancora solo in via ufficiosa, arriva dalla Questura, e segue disposizioni dettate dal Viminale in materia di spending review. I sindacati lo conoscono già nel dettaglio e lo contestano sia nei contenuti – “sono tagli inaccettabili” – che nella forma – “nessuno li ha discussi con noi”. A illustrarcelo Gianluca Guerrisi, segretario generale provinciale aggiunto di Consap Roma, che non ha dubbi: “Siamo di fronte a una scelta che porterà a un’inevitabile riduzione del controllo territoriale”. Vediamolo nel dettaglio.
Su 39 commissariati presenti sul territorio, solo 10 saranno aperti al pubblico anche di notte, si chiameranno ‘poli’. Sono Trevi-Campo Marzio e Viminale nel I Municipio, San Lorenzo nel II, San Basilio nel IV, Primavalle nel XIV, Casilino nel V, Esposizione nell’IX, San Paolo nell’VIII, Fidene nel III e Ponte Milvio nel II. Poi ci sono quelli sul litorale, Ostia, Anzio e Civitavecchia e quello di Albano ai Castelli. Qui e solo qui i romani potranno recarsi a denunciare un furti, uno scippo, una rissa, una violenza, vista o subita.
CHI CHIUDE – A serrare i battenti dalle 20 alle 8 invece saranno i commissariati ubicati per lo più nei territori di periferia. Così, solo citare qualche caso, il XII Municipio, da Porta Portese a Maccarese, resterà quasi del tutto scoperto con la chiusura notturna degli uffici di via Cavallotti e di via Portuense. Nel V gli abitanti faranno a meno degli uffici di Torpignattara, Porta Maggiore e Prenestino, nel VII di San Giovanni e Tuscolano. Con non poche preoccupazioni da parte dei minisindaci, che hanno già lanciato l’allarme sicurezza insieme ai sindacati.
CONSEGUENZE – Se infatti per Questura e Viminale tagliare i presidi significa ottimizzare le risorse disponibili, magari rafforzando i controlli di eventi sportivi e cortei in vista dell’ennesimo autunno ‘caldo’, per i sindacati equivale a non poter garantire nel quotidiano lo stesso controllo del territorio. Con sostanzialmente due effetti. Il primo: scoraggiare i cittadini dallo sporgere denuncia.
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