Turchia: 15enne violentata dai cugini resta incinta. La famiglia la uccide

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9 settembre – I fatti risalgono a due anni fa, ma la trama è venuta alla luce in questi giorni grazie all’inchiesta dei magistrati di Batman, la città del Mar Nero teatro del dramma. Dopo essere stata violentata dai due cugini Serhildan e Ozcan, racconta Hurriyet online, la ragazzina è rimasta incinta, senza che si sapesse chi era il padre per eventualmente ‘riparare’. Allora 12 membri del clan, fra cui il nonno e la nonna di Hasret, tre zii, tre zie e due cugini, si sono riuniti e hanno deciso di ucciderla per cancellare il ‘disonore’. Nessuna sanzione è stata invece immaginata per i due stupratori.

Il processo Uno zio, Habip, sarebbe stato incaricato di portare la ragazzina in una cava di sabbia e di strangolarla lasciando poi il cadavere sul posto. I 12 membri del clan sono ora incriminati, spiega il quotidiano Sabah, per avere «istigato all’omicidio» e per «omicidio» di «una donna incinta per motivi tribali». Rischiano l’ergastolo.

Secondo dati resi pubblici dal ministero della giustizia di Ankara in risposta a una interpellanza dell’opposizione in Turchia si registrano ogni mese 650 casi di abusi su minori.

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