Trans morta, nella bara la famiglia lo veste da uomo. Ira nel mondo Lgbt

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23 ago 2014 – Insorgono il mondo dell’associazionismo Lgbt e gli stessi amici di Nicole, una trans morta a 37 anni, di Avenza (Carrara) e che la famiglia ha preferito far vestire da uomo prima di essere seppellita. In una nota congiunta, scrivono le associazioni Consultorio transgenere, Mit, mondo Arcobaleno Lbt e movimento la qualita’ della vita: “La famiglia non e’ stata in grado nemmeno nel momento doloroso del trapasso di rispettare” Nicole “per quello che era, per quello che da sempre attraverso il suo modo di vivere, di riconoscere che il suo essere coerentemente donna giorno per giorno non era legato ad un capriccio ma era piu’ grande di lei e apparteneva al suo genere”.

“Ha vissuto – prosegue la nota – i suoi ultimi vent’anni con orgoglio e determinazione. Essere trans le ha dato quella dignita’ che sentiva essere sua.” E, ancora, si ribadisce che Nicole “all’eta’ di 37 anni lei viveva la sua identita’ di genere alla luce del sole. Il suo essere donna non era certo un capriccio ma una priorita’ da sempre. Siamo mortificati, delusi, imbarazzati nel venire a conoscenza che nemmeno da morti venga rispettata la nostra volonta’. Vedere Nicole vestita da uomo nella triste bara con la giacca e la cravatta che la porteranno verso un’altra vita ci rammarica fortemente”.

Decine gli amici di Nicole che su Facebook sono della stessa opinione e che hanno condiviso il comunicato sulla pagina di Regina Satariano, referente toscano del Movimento Identita’ Transessuale. asca

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