Sanzioni Russia, export: per l’Italia danni fino a 2,4 miliardi di euro

ObamaRenzi

 

6 ago. – L’export italiano verso la Russia sara’ negativamente colpito dalle nuove sanzioni occidentali contro Mosca e potrebbe registrare una riduzione compresa tra 0,9 e 2,4 miliardi di euro nel biennio 2014-2015, a seconda dell’evoluzione dello scenario. E’ quanto emerge da uno studio sugli effetti delle misure punitive contro Mosca, diffuso oggi dalla Sace.

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La Federazione e’ un mercato strategico per l’Europa sia dal punto di vista energetico (Mosca fornisce circa il 32% del fabbisogno energetico europeo), che commerciale (assorbe oltre il 7% delle esportazioni europee). A livello europeo, fa notare Sace, i Paesi maggiormente esposti al rischio di un calo dell’interscambio commerciale sono Germania e Italia, principali partner commerciali della Russia.
L’ipotesi piu’ pessimista, valutata da Sace, sull’evoluzione della crisi e’ quella che prevede un’escalation delle violenze con l’intervento militare russo in territorio ucraino per un periodo limitato di tre mesi, la chiusura delle pipeline che attraversano l’Ucraina, la fuga dei capitali dalla Russia e l’aumento dei tassi di interesse. Questa situazione comporterebbe l’inasprimento del quadro sanzionatorio da parte degli Usa.

L’attivita’ economica russa registrerebbe una brusca frenata (-2,2% nel 2014 e -4,5% nel 2015) a causa del drastico calo degli investimenti e dei consumi e una trasmissione dell’instabilita’ alla valuta locale con un forte deprezzamento del rublo. In questo scenario, il rallentamento dell’export italiano sarebbe pari al 12% nel 2014 e dell’11% nel 2015, esteso a piu’ settori anche alla luce del probabile inasprimento del quadro sanzionatorio. In questo caso l’Italia registrerebbe una perdita totale di esportazioni pari a 2,4 miliardi di euro nel biennio 2014-2015, di cui 1 miliardo nel settore della meccanica strumentale. (AGI)

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