Conti pubblici, Brunetta a Napolitano: Il governo accresce deliberatamente il deficit

debito4 agosto – “Sono costretto a rivolgermi direttamente a lei, affinché mediante l’esercizio del suo alto magistero, si favoriscano le condizioni perché il Parlamento possa finalmente avere quelle risposte che da tempo richiede circa la situazione dei conti pubblici italiani”.

Lo scrive Renato Brunetta, presidente dei deputati di Forza Italia, in una lettera inviata al presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano.

“Nei tendenziali di finanza pubblica, come indicato dal Def, deliberato dal Consiglio dei Ministri lo scorso 24 aprile, erano previsti tagli della spesa pubblica, da realizzare con la Spending review, per 4,5 miliardi nel 2014 e 17 miliardi nel 2015. Si prevedevano, inoltre, maggiori entrate per circa lo 0,7 per cento del Pil (quasi 11 miliardi) l’anno, per il triennio di riferimento, da ottenere mediate privatizzazioni. Nessuna di queste condizioni si sta realizzando, mentre il debito pubblico cresce ben oltre il previsto”.

“Pensavamo all’inizio che la mancata risposta alle richieste di chiarimento avanzate fosse solo dovuta all’inesperienza della giovane compagine governativa. Ci accorgiamo, invece, che quei silenzi sono funzionali ad una linea che punta deliberatamente ad accrescere il deficit, con provvedimenti legislativi le cui coperture non rispondono ai rigidi criteri previsti dall’articolo 81 della Costituzione”.

“Il 30 luglio, il Commissario alla spesa Carlo Cottarelli, nel suo blog, ha lanciato un vero e proprio grido d’allarme. ‘Si sta diffondendo – ha scritto testualmente – la pratica di autorizzare nuove spese indicando che la copertura sarà trovata attraverso operazioni di revisione della spesa o, in assenza di queste, attraverso tagli lineari delle spese ministeriali’. Seguono gli esempi che dimostrano il fondamento di questa preoccupazione. Questa prassi nega in radice lo spirito e la lettera dell’articolo 81 della Costituzione, la cui recente riforma ha reso ancora più stringente”.

“Siamo ormai di fronte ad una legislazione caotica, in cui decreti legge di natura omnibus si accompagnano a voti di fiducia che impediscono un’analisi serena e ragionata dei provvedimenti da assumere, nel quadro delle ristrettezze finanziarie che caratterizzano questa fase congiunturale”, aggiunge Brunetta.
“Occorre, pertanto, intervenire affinché si costruisca un argine a questo torrente in piena, che rischia di far deragliare il Paese ed esporre l’Italia al duro ed inevitabile giudizio della Commissione europea ed alla conseguente ratifica da parte del Consiglio europeo. I precedenti in materia, come dimostra l’Ecofin dell’8 luglio scorso, ne sono purtroppo una drammatica testimonianza”.
“Nella certezza che comprenderà la reale natura di queste preoccupazioni e farà di tutto per correggere una rotta, altrimenti estremamente pericolosa per le sorti del nostro Paese, le porgo i più cordiali saluti”, conclude.

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