Si chiama “bail-in”, è il saccheggio dei risparmi per salvare le banche dai fallimenti

27 GIUGNO-  Si chiama “bail-in” e se lo conosci lo eviti! E’ l’approdo cui ci stanno conducendo i Draghi, i Renzi e le Merkel.

prelievo

L’Ecofin ha raggiunto un compromesso sul meccanismo di risoluzione delle crisi bancarie. L’onere si sposta dai contribuenti agli azionisti, obbligazionisti e depositanti sopra i 100mila euro. Con alcune possibili conseguenze sul credito e sulla stabilità del sistema. E’ la soluzione americana.

In buona sostanza, si ripeterà quanto sperimentato a Cipro nell’ultima crisi, in cui il fallimento delle banche è stato pagato dai detentori dei titoli obbligazionari delle banche, dagli azionisti e attraverso una “tosatura” enorme dei depositi dei clienti, che superano i 100mila franchi o i 100mila euro.

In pratica vi sarà un saccheggio dei risparmi per evitare i fallimenti bancari e una ristrutturazione dei debiti pubblici con un’ulteriore tosatura dei risparmi. Il mondo corre verso questo approdo che farà piombare l’economia europea e probabilmente anche l’economia americana in una deflazione simile a quella dell’anno scorso. Tutto sembra indicare che questa è l’approdo cui ci stanno conducendo i Mario Draghi, i Matteo Renzi e le Angela Merkel. Consiglio: fate come vi pare, ma poi non dite che nessuno vi aveva avvertiti.

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