Grazie all’euro e all’austerità i disoccupati sono raddoppiati

renzi

29 magg – A Matteo (quello sbagliato): Caro figlio di Troika grazie all’euro che tu difendi, e grazie alle politiche di austerità dei tuoi capi i disoccupati sono raddoppiati.

In Italia, 6.300.000 persone sono senza lavoro. In Italia, 2.000.000 di giovani sono inoccupati In Italia, 100.000 dicono bye bye Italy.

Essere «senza lavoro», essere disoccupati, inoccupati, precari, esodati, neet, in un Paese occidentale significa non essere liberi, vuol dire essere schiavi. L’assenza di lavoro, lede la dignità, porta alla disperazione e a volte al suicidio. Ai 3 milioni 113mila disoccupati italiani del 2013 si uniscono i 3 milioni 205mila inattivi. Ai 6.315.000 si aggiungono quasi 1 milione e mezzo di scoraggiati, coloro che ci rinunciano a cercare un lavoro.

Facendo 2+2 si raggiunge la cifra record di 6 milioni e 315 mila «persone potenzialmente impiegabili», come li definisce l’Istat che nel Rapporto rimarca che i giovani sono la categoria più colpita dalla crisi: il tasso di disoccupazione giovanile, dai 15-24 anni, è cresciuto nel 2013 di +4,5% arrivando al 40%) e l’incidenza della quota di disoccupati in cerca di lavoro da più di un anno è salita al 56,4%. I cosiddetti Neet, i giovani tra i 15 e i 29 anni che né lavorano né studiano sono 2 milioni 435 mila nel 2013, in aumento di 576 mila unità rispetto al 2008 anno di inizio della crisi.

La Costituzione come l’Italia di Renzi cambia verso: Art.1. “L’Italia non è più una Repubblica, non è più democratica, e non è fondata sul lavoro, ma sulla disoccupazione. La sovranità non appartiene più al popolo, e non la può esercitare nelle forme e nei limiti della Costituzione.

A febbraio 2014 gli occupati sono 22 milioni 216 mila, in diminuzione dello 0,2% rispetto al mese precedente (-39 mila) e dell’1,6% su base annua (-365 mila).

Il tasso di occupazione, pari al 55,2%, risulta stabile in termini congiunturali ma diminuisce di 0,8 punti percentuali rispetto a dodici mesi prima.

Il numero di disoccupati, pari a 3 milioni 307 mila, aumenta dello 0,2% rispetto al mese precedente (+8 mila) e del 9,0% su base annua (+272 mila).

Il tasso di disoccupazione è pari al 13,0%, sostanzialmente stabile in termini congiunturali ma in aumento di 1,1 punti percentuali nei dodici mesi.

I disoccupati tra i 15-24enni sono 678 mila. L’incidenza dei disoccupati di 15-24 anni sulla popolazione in questa fascia di età è pari all’11,3%, in diminuzione di 0,2 punti percentuali rispetto al mese precedente ma in aumento di 0,5 punti su base annua. Il tasso di disoccupazione dei 15-24enni, ovvero la quota dei disoccupati sul totale di quelli occupati o in cerca, è pari al 42,3%, in diminuzione di 0,1 punti percentuali rispetto al mese precedente ma in aumento di 3,6 punti nel confronto tendenziale.

Il numero di individui inattivi tra i 15 e i 64 anni risulta sostanzialmente stabile sia rispetto al mese precedente sia rispetto a dodici mesi prima. Il tasso di inattività pari al 36,4%, rimane stabile in termini congiunturali e aumenta di 0,1 punti su base annua

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