Livorno: Comune censura associazione che promuove matrimonio uomo-donna

MATRIMLIVORNO, 26 mar -. Il Comune boccia la richiesta di una associazione pro-famiglia dai soggetti promotori di iniziative formative del progetto Scuola Città e la cosa deve aver fatto andare su tutte le furie la curia di monsignor Giusti su Avvenire, il quotidiano dei vescovi italiani, ne ha fatto una delle storie-clou.

Tutta colpa del fatto – sbotta il giornale della Chiesa – che l’associazione ha scritto nel proprio statuto che “l’unica forma familiare possibile è quella fondata sul matrimonio tra un uomo e una donna e sulla reciproca fedeltà, oggi attaccata da modelli familiari alternativi”. Aggiungendo poi polemicamente che “tra i 41 progetti accreditati (che spaziano dalle bolle di sapone al mondo delle barche), non ci sarà quindi “Conosci il tuo cuore?!”, programma rivolto all’educazione dei preadolescenti”.

Da Palazzo civico, nella motivazione indicata dallo staff tecnico nel respingimento della domanda, – viene fatto rilevare – si giudica il progetto come “poco congruo”: si tratta, insomma, di “una proposta segnatamente orientata sul piano culturale ed ideologico” rispetto a “un programma rivolto alla scuola di oggi, in cui sono presenti bambini/ragazzi appartenenti a famiglie eterogenee per composizione, cultura, valori”. E dal fronte cattolico arriva la frecciata: “ritenere la famiglia una società naturale fondata sul matrimonio tra un uomo e una donna, per il Comune di Livorno sarebbe ideologico”.

Il giornale dei vescovi ironizza anche su una ulteriore ragione addotta dallo staff municipale per respingere il progetto. L’impostazione “poteva creare disagio in bambini/ragazzi educati con diverse sensibilità”: “Come se questi bambini/ragazzi – è la replica – non fossero tutti, a loro volta, figli di un padre e di una madre e di un’unione, che, comunque, non era oggetto del progetto presentato al Comune”.

Dall’associazione I Baluardi si dicono “sbalorditi”: è un progetto che “riprende un formula diffusa a livello europeo”, l’associazione “è riconosciuta in tutta la Toscana e da tempo offre incontri di approfondimento e orientamento anche per le scuole”.

E poi: “ideologico” il matrimonio fondato sull’unione tra un uomo e una donna? E’ legge dello Stato, anzi lo dice la Costituzione, dichiara l’avvocato Massimo Cenerini, collaboratore dei Baluardi. Senza contare – aggiunge – che la partecipazione “sarebbe stata una libera scelta dei ragazzi e dei genitori”, fuori dall’orario scolastico obbligatorio, e dunque “i ragazzi che avrebbero potuto sentirsi “a disagio” avrebbero avuto anche piena libertà di non partecipare”. […] ILTIRRENO