BIZZOTTO (LN): NAPOLITANO NON È IL MIO PRESIDENTE! IL COMUNISTA NAPOLITANO HA SVENDUTO IL PAESE AI POTERI FORTI DI BRUXELLES

10 febbr – “Napolitano non è il mio Presidente! E anche oggi, qui a Strasburgo, abbiamo sentito la solita vuota retorica europeista e le solite chiacchiere di chi è da annoverare, politicamente, tra i maggiori responsabili della deriva del nostro Paeseâ€.
Lo dichiara l’europarlamentare della Lega Nord Mara Bizzotto che oggi, durante il discorso del Capo dello Stato al Parlamento Ue a Strasburgo, ha indossato una maglietta con lo slogan “Napolitano non è il mio Presidente!â€.
“Degli attacchi di Schulz, Sassoli e dei loro amici comunisti e socialisti ce ne importa ben poco – spiega l’eurodeputata Bizzotto – Come Napolitano, diventato ormai il vero padrone della politica italiana, ha tutto il diritto di dire e fare ciò che vuole, così noi abbiamo lo stesso sacrosanto diritto di contestare le sue posizioni “filo euro†che hanno portato il Paese nel baratroâ€.
“Abbiamo tutto il diritto di non sentirci rappresentati da Napolitano, che ha svenduto il Paese ai poteri forti di Bruxelles e che è stato il vero regista dei Governi Monti e Letta: governi nati da un ‘furto di democrazia’, che gli italiani non hanno mai votato e che hanno affamato il popolo e distrutto la nostra economia con il record mondiale di tasse†continua l’on. Bizzotto.
“Mentre Napolitano ci ricorda ogni giorno quanto belli sono l’Europa e l’euro, chi pensa a tutelare i diritti di milioni di italiani disoccupati e delle loro famiglie distrutte dall’euro e dalle folli politiche d’austerità imposte dalla UE?†si chiede l’europarlamentare Bizzotto.
“Che poi il comunista Napolitano ci venga a fare lezioni di democrazia e di libertà la trovo una cosa francamente assurda – conclude l’eurodeputata Mara Bizzotto – Non accettiamo lezioni da chi, per tanti anni, ha inneggiato alle dittature comuniste e ai carri armati sovietici che hanno fatto milioni di morti in ogni parte del mondo, anche in Europa: forse Napolitano dimentica che, nel 1956, glorificò l’Armata Rossa che a Budapest soffocò nel sangue l’anelito di libertà di migliaia di ungheresi inermi?â€. OPI
