Eurocrati terrorizzati modificano i conteggi per simulare la crescita del Pil

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17 genn – La revisione del Sistema europeo dei conti nazionali e regionali (Sec) determinera’, secondo i calcoli preliminari di Bruxelles, un aumento tra l’1% e il 2% per il Pil dell’Italia. Lo rileva la Commissione europea, nelle prime stime relative all’impatto che l’introduzione delle nuovo schema contabile avra’ sui paesi membri dell’Ue.

L’attuale metodologia di calcolo, in vigore dal 1995, sara’ sostituita a settembre di quest’anno da un nuovo schema, con un aggiornamento delle regole di contabilita’ e degli standard comuni. Tra le novita’ il riconoscimento della spesa per ricerca e sviluppo come ”investimento”.

Ricerca e sviluppo non saranno piu’ conteggiati come spesa corrente e questo da solo fara’ aumentare il Pil dell’Ue dell’1,9%. Verranno considerate come ”investimenti” anche le spese per i sistemi d’arma. In precedenza il Sec inseriva questa voce tra i ”consumi” per via della natura distruttiva che si riconosceva a tali sistemi, ma adesso verra’ riconosciuto l’effetto positivo per la sicurezza del paese.

Il nuovo calcolo dei sistemi d’arma portera’ un aumento del Pil europeo dello 0,1%. Ancora, il valore dei beni mandati all’estero per la lavorazione non sara’ piu’ considerato come un valore incidente sull’import e l’export nazionale. Complessivamente, con il nuovo Sec, l’Ue vedra’ un aumento del Pil del 2,4%. Per i paesi membri corrispondera’ un diverso aumento dei Pil nazionali: si passa dall’incremento minimo per Lettonia, Lituania, Polonia, Romania e Ungheria (tra +0,1% e +1%) a quello massimo previsto per Finlandia e Svezia (tra +4% e +5%). L’incremento italiano sara’, come detto, tra l’1% e il 2%. (ASCA)

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