Allarme Cgia: con Tasi al 3,5×1000 i rinacari saranno pesanti

tasi21 dic – Con l’opportunita’ di elevare fino al 3,5 per mille l’aliquota della Tasi (Tributo sui servizi indivisibili) sulla prima casa, corriamo il rischio che nel 2014 le famiglie subiscano nuovi rincari.

Lo rileva la Cgia di Mestre, invitando i sindaci dei Comuni italiani ad ”intervenire in difesa delle famiglie piu’ numerose e nei confronti dei proprietari delle abitazioni con le rendite catastali piu’ basse. Se cio’ non avverra’, saranno proprio questi soggetti a pagare il conto piu’ salato”. Nelle simulazioni effettuate dalla Cgia, il probabile aumento delle detrazioni fino a 1,3 miliardi di euro consentira’ uno sconto medio su tutte le prime abitazioni pari a 66 euro, contro i 200 euro – ai quali si aggiungevano altri 50 euro per ogni figlio – concessi dall’Imu nella versione 2012.

Visto che la base imponibile della Tasi e’ la stessa dell’Imu, i rincari previsti nel 2014 rischiano di essere pesanti, soprattutto per le famiglie numerose. Per un nucleo con tre figli e una abitazione con rendita catastale di 620 euro circa (A2), gia’ con un’aliquota al 2 per mille subira’ un aumento di 29 euro. Nell’ipotesi che l’aliquota salga al 3,5 per mille, l’aggravio, rispetto a quando si pagava l’Imu, sara’, di 186 euro. Le cose andranno addirittura peggio per le famiglie proprietarie di abitazioni di minor pregio rispetto a quelle classificate A2. Gia’ con l’aliquota all’1,5 per mille, il rincaro sara’ di 40 euro. Se, poi, il Comune decidera’ di alzarla al 3,5 per mille, l’aggravio sara’ di 182 euro.

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