Corte UE: sì alla licenza matrimoniale anche per coppie gay

nozze12 dic.  – Nei Paesi dove è vietato il matrimonio omosessuale, un lavoratore che stringa un’unione civile con una persona dello stesso sesso ha diritto di ricevere dalla propria azienda gli stessi benefici concordati ai colleghi che si sposano. Lo ha riconosciuto la Corte di giustizia dell’Unione europea, che si è espressa sul ricorso di un cittadino francese, che, dopo aver contratto un patto civile di solidarietà con il partner, aveva chiesto alcuni giorni di congedo alla banca in cui lavorava, così come previsto dal contratto collettivo. Di fronte al rifiuto della società, l’uomo ha presentato ricorso.

Per la Corte di giustizia della Ue per la concessione dei benefici aziendale “la situazione dei contraenti matrimonio e quella delle persone del medesimo sesso che, non avendo la facoltà di sposarsi, concludono un Pacs sono comparabili”.

La Corte dichiara, poi, che “il contratto collettivo, che accorda congedi retribuiti e un premio stipendiale ai dipendenti che contraggono matrimonio, quando peraltro alle persone del medesimo sesso non è possibile sposarsi, crea una discriminazione diretta fondata sull’orientamento sessuale nei confronti dei lavoratori dipendenti omosessuali che stipulano un Pacs”.