Insulti alla Kyenge e a Vendola, chiamato “sodomita”. Sel pronto a presentare denuncia

vendola

8 nov –  Insulti omofobi e razzisti contro “il sodomita Vendola” e contro quella “faccia di merda della Kyenge”. Conditi con minacce a Said Chaibi, consigliere comunale di Sel a Treviso poco più che ventenne , cui la Lega Nord di Ostiglia, tramite il proprio profilo Facebook, si è rivolto cosi: “questo marocchino di merda va dissolto”.

La denuncia è stata resa pubblica dalla segreteria nazionale di Sel che, tramite una nota firmata da Marco Furfaro, ha espresso alle vittime del nuovo attacco omofobo e razzista “solidarietà e vicinanza, denunciando l’accanimento e l’odio razziale nei confronti di chi dando spazio ai commenti dei propri sostenitori in cui si propone di dargli “un taglio netto alla gola”, di cacciarlo “a calci nei coglioni”, di “castrarlo vivo quel maiale”.

In altri post sul profilo facebook de la Lega Nord di Ostiglia, secondo la denuncia di Sel, Vendola viene definito un “sodomita”, la Ministra Kyenge una “stronza” e una “faccia di merda”. “Chiediamo al segretario Maroni – è la richiesta del partito di Vendola fatta da Furfaro- di intervenire e dissociarsi da questi commenti. Se prevarrà il silenzio siamo pronti a presentare una denuncia all’autorità giudiziaria per istigazione all’odio razziale. Non è più possibile che un partito della Repubblica Italiana lasci che suoi esponenti e sue articolazioni seminino odio e violenza senza che nessuno intervenga”.

“Esprimiamo la nostra solidarieta’ e vicinanza e denunciamo l’accanimento e l’odio razziale nei confronti di Chaibi, il poco piu’ che ventenne consigliere comunale di Sel a Treviso, cui la Lega Nord di Ostiglia si rivolge con ‘questo marocchino di m.. va dissolto’ dando spazio ai commenti dei propri sostenitori in cui si propone di dargli ‘un taglio netto alla gola’, di cacciarlo ‘a calci nei coglioni’, di ‘castrarlo vivo quel maiale'”, scrive, in una nota, Marco Furfaro, della segreteria nazionale di Sel.

Chiediamo al segretario Maroni di intervenire e dissociarsi da questi commenti. Se prevarra’ il silenzio siamo pronti a presentare una denuncia all’autorita’ giudiziaria per istigazione all’odio razziale.