UE: creare nuovo corpo di guardia costiera per gli immigrati

imm23 ott – L’Europarlamento chiede agli Stati membri dell’Unione europea di “modificare o rivedere ogni legge nazionale per assicurare che non ci siano punizioni per chi assiste i migranti in difficoltà in mare”. Questo il contenuto di una risoluzione approvata mercoledì dall’Europarlamento riunito in sessione plenaria a Strasburgo.

Per il Parlamento europeo “la Ue e i suoi Stati membri devono attivarsi maggiormente per evitare ulteriori perdite di vite umane in mare e rispettare i loro obblighi internazionali di soccorso in mare, per salvare la vita a persone in pericolo”.

Inoltre il Parlamento appoggia le proposte della Commissione europea per un’operazione di ricerca e salvataggio da Cipro alla Spagna e chiede al Consiglio e all’esecutivo di Bruxelles di considerare la creazione di un corpo di guardia costiera europeo. Ma gli eurodeputati chiedono anche “più fondi per l’Ufficio europeo di sostegno per l’asilo e per Frontex, necessari per aiutare gli Stati membri a far fronte alle emergenze umanitarie e per organizzare operazioni di soccorso in mare”.

Il Parlamento europeo infine auspica “forti sanzioni penali contro chi facilita il traffico di esseri umani in tutto il territorio Ue, un migliore coordinamento dei mezzi e delle risorse dell’Unione europea, compresi quelli a disposizione dell’agenzia per la gestione delle frontiere Frontex e di Europol, per intensificare, insieme con i Paesi terzi, la lotta contro le reti criminali dei trafficanti di esseri umani e i contrabbandieri”.

“Dobbiamo fare di più per prevenire tragedie” come quella di Lampedusa. “Spero che il Consiglio europeo apra la strada a un nuovo capitolo di gestione, responsabilità e cooperazione nelle politiche sull’immigrazione a livello europeo”, ha detto il presidente della Commissione europea, Josè Manuel Barroso, nel suo intervento di fronte alla sessione plenaria del Parlamento europeo. Barroso ha sottolineato che “non ci sono soluzioni magiche o immediate e dobbiamo essere realistici. Ma le caratteristiche e l’entità dei problemi ci chiedono misure più forti per organizzare operazioni di salvataggio, proteggere meglio i nostri confini e combattere le reti criminali”.

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