Usa, bocciata legge di bilancio: casse vuote, 800mila lavotatori a rischio

usa1 ott. – Il miracolo dell’ultim’ora auspicato da Barck Obama non si e’ verificato, la Camera dei Rappresentanti a maggioranza repubblicana non ha approvato la legge di bilancio nella stessa versione gia’ adottata dal Senato dominato dai democratici, e cosi’ negli Stati Uniti alla mezzanotte ora di Washington, le 6 del mattino in Italia, per la prima volta da diciassette anni (L’ultima volta che accadde era il 1995, alla Casa Bianca c’era Bill Clinton) e’ scattato lo ‘shutdown’: il blocco parziale delle attivita’ dell’amministrazione federale.

Il direttore del Bilancio della Casa Bianca, Sylvia Mathews Burwell, ha cosi’ ordinato alle agenzie federali d’intraprendere la chiusura “per mancanza di fondi”, appena dieci minuti prima che il governo Usa rimanesse ufficialmente con le casse vuote. Non e’ chiaro quanto a lungo potra’ o dovra’ protrarsi lo ‘shutdown’.

Burwell ha sollecitato il Congresso ad approvare al piu’ presto un bilancio di esercizio provvisorio, onde permettere ai ministeri di riprendere a funzionare “per il resto dell’anno fiscale”, e “ripristinare l’operativita’ dei servizi e dei programmi pubblici essenziali”.
Nel frattempo il democratico Harry Reid, leader della maggioranza al Senato, ha annunciato la sospensione dei lavori in aula fino alle 9,30 locali, le 15,30 italiane, quando i parlamentari del suo partito bocceranno formalmente l’ultima offerta della camera bassa, e dunque dei repubblicani, per il finanziamento delle attivita’ governative.

A mezzanotte  (le sei del mattino in Italia), è stata di fatto dichiarata la chiusura dei musei, degli sportelli ministeriali, dei parchi naturali di tutto il Paese. Tanti dipendenti pubblici restano senza stipendio

USA: OBAMA, “CONGRESSO NON HA ADEMPIUTO SUE RESPONSABILITA'”

E’ stato rivolto alle Forze Armate il primo commento di Barack Obama sullo ‘shutdown’:
“Malauguratamente”, ha affermato il presidente americano in un video realizzato dalla Casa Bianca per il network militare, “il Congresso non ha adempiuto le proprie responsabilita’. Non e’ stato capace di approvare un bilancio e, come risultato, gran parte della nostra amministrazione adesso deve chiudere, fino a quando il Parlamento non tornera’ a finanziarla”.

Poco prima Obama aveva promulgato norme di emergenza che permetteranno comunque il pagamento dei salari per i militari che, ha sottolineato, continueranno il loro “normale” stato di servizio. “Garantiremo che abbiate cio’ di cui avete bisogno per completare le vostre missioni”, ha assicurato il capo della Casa Bianca. “Le minacce alla nostra sicurezza nazionale non sono cambiate, e ci occorre che siate pronti per qualsiasi evenienza”. Diverso, ha quindi avvertito il presidente, il discorso per quanto riguarda il personale civile delle Forze Armate, specie per quello adibito a mansioni non essenziali: in gran parte, infatti, non potra’ essere piu’ pagato.
“So che i giorni a venire potrebbero significare una maggiore incertezza, ivi compresi possibili congedi”, ha ammesso, “e so che questo arriva subito dopo i licenziamenti che molto tra voi hanno gia’ dovuto sopportare in estate. Voi e le vostre famiglie”, ha puntualizzato Obama, “meritate di meglio rispetto ai malfunzionamenti cui abbiamo assistito in Congresso. Continuero’ ad attivarmi affinche’ lo stesso Congresso faccia riaprire il nostro governo il piu’ presto possibile, e vi faccia ritornare al lavoro quanto prima”. Gli ha fatto eco Nancy Pelosi, capogruppo democratico alla camera bassa: “E’ un giorno davvero triste nella storia del Congresso”, ha osservato. Il primo ‘shutdown’ negli Usa dal genaio 1996 rischia di lasciare a casa ottocentomila dipendenti pubblici, e di costare all’erario oltre un miliardo di dollari.

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