Avvoltoi della Troika di nuovo in Grecia, 24mila licenziamenti e privatizzazioni a raffica

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21 sett – – Gli esperti della troika (Fmi, Ue e Bce) che si trovano ad Atene dal 12 settembre stanno per ultimare i controlli nei vari ministeri per informare i loro superiori – il danese Paul Tomsen (Fmi) e i tedeschi Matthias Mors (Ue) e Claus Masuch (Bce) – sull’andamento del programma di risanamento dell’economia greca prima dell’inizio delle trattative con l’esecutivo.

I tre rappresentanti dei creditori internazionali della Grecia, come scrivono i giornali, domenica 22 settembre arriveranno ad Atene per incontrare nella stessa giornata il ministro delle Finanze, Yannis Stournaras, con cui esamineranno lo stato di attuazione delle misure considerate indispensabili dalla troika per l’assegnazione della tranche da un miliardo di euro attesa dallo scorso luglio.

Si tratta di questioni che vanno avanti da tempo senza che il governo di Atene sia ancora riuscito a risolverle, come la messa in mobilità di 12.500 dipendenti statali entro la fine di settembre e di altri 12.500 entro la fine dell’anno, il programma delle privatizzazioni – tra cui il risanamento delle società a partecipazione statale Larco (miniere e siderurgia), Elvo (autoveicoli) ed Eas (sistemi di difesa) -, il nuovo sistema per la tassazione degli immobili e il nuovo codice degli avvocati.

Dopo la prima fase dei controlli, i rappresentanti della troika dovrebbero tornare in Grecia il 15 ottobre per dedicarsi alla questione della sostenibilità del debito greco e degli eventuali “buchi” finanziari nel biennio 2015-2016 e preparare quindi un rapporto per i ministri delle Finanze europei riguardo la continuazione o meno dell’aiuto finanziario ad Atene.

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