Cernobbio, 9 set. – Il premier del governo Lettamaio al quale bisognerebbe davvero mettere le catene e buttare via le chiavi per aver contribuito in modo considerevole a portare l’Italia nel baratro, dice: “C’e’ bisogno di una svolta, non siamo qui per galleggiare ma per dare una svolta”. E poi aggiunge: “La missione e’ rompere le catene che bloccano l’Italia. Il nostro Paese puo’ fare cose straordinarie se riusciamo a rompere queste catene: la prima catena e’ il caos politico permanente – aggiunge -. Cosi’ anche le catene della gerontocrazie e delle liturgie della politica e dell’Italia dei ‘no'”. Come vedete, la politca dello scarica barile non passa mai di moda.
Letta parla di cambiamenti a tutto spiano, durante il suo intervento al forum della massoneria e del Bilderberg a Cernobbio, ma l’unica cosa che adavvero va cambiato in questo paese è proprio il governo.
Letta vuole cambiare la Costituzione e lo vuole fare come nei regimi autoritari, senza il consenso del popolo sovrano.
“A chi dice che la Costituzione non si tocca rispondo che – ha detto il premier – per esempio, la nostra costituzione impone il bicameralismo paritario. Dobbiamo cambiarla”. Quindi il suo cavallo di battaglia: “La stabilita’ paga e non e’ un inno o uno slogan – dice Letta -. Il tema clou della legge di stabilita’ sara’ quello di ridurre le tasse sul lavoro: devono essere abbassate in linea col lavoro che abbiamo fatto sul tema dei giovani”.
Per il premier non devono esserci distrazioni: la posta in gioco e’ troppo importante, la ripresa economica del Paese (?). A questo si vuole dedicare Enrico Letta mettendo da parte tutto il resto, anche trascurando un partito che gli e’ caro come il Pd. “Mi dedico a questa missione – dice durante il suo intervento al Forum di Cernobbio – e non penso al mio futuro politico. Ne’ mi occupero’ del congresso e del futuro del Pd. Voglio applicarmi ogni giorno alla mia missione”.
SI SI ,la svolta la state dando all’Italia,piu’ gentaglia ,aumento della crisi economica,meno lavoro,vendita agli stranieri ,si’ bravi ,continuate cosi’ che tra non molto non ci sara’ piu’ l’Italia!