1 sett – C’è un pezzo di Italia – piuttosto consistente – che non ha alcuna preoccupazione per l’aumento Iva che dovrebbe scattare da ottobre. È il piccolo esercito di baristi, ristoratori, commercianti per diletto e organizzatori delle Feste democratiche (le vecchie feste dell’Unità) che riempiono anche quest’anno le piazze e i parchi della penisola da giugno a settembre.
Non sono preoccupati dell’aumento perché nessuno di quegli esercizi commerciali a tempo paga l’Iva. E a dire il vero non paga nemmeno un centesimo di tasse. Perfino a Genova, alla Festa nazionale democratica dove il premier Enrico Letta ha aperto i lavori con un intervento che ha tuonato come spesso accade contro l’evasione fiscale italiana. Lo stesso premier ha bevuto un caffè in un esercizio della festa che regolarmente non ha emesso alcun scontrino. libero