15 ago – «La verità è che mi vogliono morto». Già gli era andata di traverso la nota del Colle. Ma ieri mattina, quando ha aperto i giornali, Silvio Berlusconi ha avuto un travaso di bile. Si è convinto definitivamente che «Napolitano mi ha fregato». Ed è stato sul punto di far saltare il governo. Aveva già preso in mano il telefono per chiamare i suoi ministri e dire loro di dimettersi, quando è stato ricondotto a più miti consigli dai suoi legali e da Gianni Letta. Perennemente diviso tra il suo ego barricadiero e il suo io statista, il Cavaliere ha deciso di prendersi quarantott’ore di tempo prima di decidere. Ma è sempre più orientato a non chiederla, la grazia.
Barbara Romano su Libero in edicola oggi, giovedì 15 agosto, parla della rabbia di Silvio Berlusconi che chiuso ad Arcore con la figlia Marina, la fidanzata Francesca Pascale e i suoi legali, sta pensando di non chiedere la grazia a Giorgio Napolitano perché questo significherebbe ammettere di avere una colpa mentre “io sono innocente”.