La sinistra accusa Alemanno di sabotare quel gran genio di Marino

Marino

4 ago. – “Ignazio Marino si ricordi che e’ il Sindaco e non il dittatore di Roma”. Lo scrive sul suo profilo Facebook l’ex sindaco Gianni Alemanno, secondo cui il suo successore “non si deve permettere di reagire alle proteste con gli insulti”.

In riferimento alla manifestazione contro la discarica di rifiuti in zona Ardeatina, inscenata ieri a margine degli eventi organizzati per l’apertura pedonale dei Fori Imperiali, Alemanno sottolinea che “la protesta dei cittadini contro la discarica al Divino Amore si sarebbe potuta placare immediatamente se lui avesse avuto l’umilta’ di scendere subito a parlare con i manifestanti. Invece – fa notare Alemanno – si e’ barricato per ore dietro il palco e solo a tarda ora si e’ degnato di ricevere una delegazione”.

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“Per quanto riguarda il sottoscritto – aggiunge Alemanno – dovrebbe solo ringraziarmi: come ben sanno i dirigenti di Ps io non ho guidato la manifestazione ma mi sono adoperato per non farla degenerare. La stampa di sinistra invece di amplificare gli insulti – conclude – si ricordi di tutte le volte che ha esaltato manifestanti che disturbavano le nostre manifestazioni ufficiali”.

PD, ALEMANNO CONTINUA A DANNEGGIARE ROMA

“Non si era mai visto un ex sindaco sabotare le iniziative di un sindaco in carica fino al punto di fomentare la rabbia e le proteste. Al di la’ delle posizioni politiche vedere in tale situazione Alemanno, che purtroppo continua a danneggiare roma, e’ stato molto triste” afferma in una nota il segretario del Pd Lazio, Enrico Gasbarra, secondo cui “quando si e’ avuto l’onore di servire la citta’ si rimane garanti delle istituzioni e difensori della serena convivenza delle diverse posizioni politiche e sociali della comunita’ cittadina”.

“Alemanno – sottolinea Giulia Tempesta, Vice Capogruppo del Partito Democratico in Campidoglio – ieri sera ha cavalcato e strumentalizzato una protesta trasformandola in un’assurda gazzarra”, “dopo aver tappezzato a suo tempo la citta’ di manifesti in cui si addebitava il merito di aver chiuso Malagrotta dopo 35 anni”. “Il gesto di Alemanno – continua Tempesta – rappresenta l’ennesimo schiaffo a una citta’ che ha subito cinque anni di umiliazioni. Se l’ex primo cittadino avesse veramente a cuore Roma, dovrebbe avere almeno il buon gusto di scusarsi con i Romani per aver coperto di ridicolo la Capitale di fronte a mezzo mondo”.

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