Grecia: disoccupazione al 26,9%, “Siamo pronti alla rivolta”

grecia11 lug – Altro giro, altro record negativo in Grecia. Le proteste contro i tagli, appuntamento quotidiano davanti al parlamento di Atene, non hanno fermato l’emorragia di posti di lavoro.

Il numero di disoccupati è triplicato dall’inizio della crisi nel 2009 e ogni singolo giorno, secondo l’ufficio statistiche, più di 700 persone sono state lasciate a casa.

La percentuale di senza-lavoro ad aprile è salita al 26,9%, oltre una persona su quattro, mentre tra i giovani sotto i 25 anni, nonostante un leggero recupero dovuto al ritorno della stagione turistica, quasi tre su cinque sono ancora alla ricerca.

“Le cose vanno davvero male”, spiega un cinquantenne disoccupato da oltre due anni che non ha voluto rivelare il proprio nome. “Siamo pronti alla rivolta, siamo al limite – dice – La gente soffre la fame e c‘è persino chi cerca nella spazzatura qualcosa da mangiare. Che razza di Paese è questo?”

La situazione rischia di peggiorare ulteriormente per i tagli imposti dai creditori internazionali. Dopo il via libera dell’Eurogruppo alla prossima tranche di aiuti il governo prepara le misure mancanti e già la settimana prossima è previsto un voto.

In sospeso c‘è ancora il famigerato “schema di mobilità” per 12.500 dipendenti pubblici. Tra questi molti vigili urbani, scesi in quelle strade dove di solito lavorano per difendere il posto. La scelta è una sola: cambiare mansione oppure essere licenziati.

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