Kyenge agli immigrati: comprendo la vostra rabbia sulla cittadinanza

kyenge

Perugia, 1 giu. – “Per la mia storia personale posso comprendere i vostri turbamenti: la fatica di far valere un’identita’ complessa, la difficolta’ di stare in bilico tra piu’ mondi, di fronteggiare una burocrazia non sempre amichevole, intuisco la rabbia che a volte vi prende per non essere considerati italiani, pur sentendovi tali”.

Cosi’ il ministro per l’Integrazione, Cecile Kyenge, in un messaggio indirizzato al sindaco di Perugia, ma soprattutto ai 51 bambini stranieri che oggi sono diventati cittadini onorari di Perugia, grazie a una iniziativa voluta dall’Amministrazione comunale perugina. “Occorre uno sfondo comune di valori e principi inderogabili, che sono poi quelli custoditi nella nostra Costituzione – prosegue il ministro nel suo messaggio -.

Vi invito allora a leggere e a innamorarvi della Costituzione italiana, ad apprendere la storia di questa magnifica terra, affinche’ essa possa diventare piu’ vostra, vi sprono ad impegnarvi nello studio e nel vostro futuro lavoro per aiutare l’Italia a essere ancora piu’ bella”.

Anche la presidente della Camera, Laura Boldrini, ha inviato un messaggio sottolineando i valori della democrazia e della Costituzione alla vigilia della festa della Repubblica. I due messaggi sono stati letti dal sindaco Wladimiro Boccali durante la cerimonia che si e’ svolta nella Sala dei Notari, dove sono state consegnate le pergamene con la cittadinanza onoraria ai 51 bambini nati a Perugia da genitori stranieri, in rappresentanza delle diverse comunita’ che la citta’ ospita. Era questo il senso della campagna di Unicef e Anci ‘Io come tu’ alla quale l’Amministrazione comunale perugina aveva aderito. Una manifestazione multietnica, aperta dall’Inno nazionale, con lo sventolio di bandierine con il tricolore e con il Grifo.

Boccali ha ricordato che alla campagna dell’Unicef hanno aderito molti Comuni italiani, piccoli e grandi, “e non poteva mancare Perugia – ha aggiunto – che e’ una citta’ con una forte vocazione internazionale ed e’ tradizionalmente attenta al tema dei diritti. La cittadinanza onoraria ha ovviamente un valore puramente simbolico, e serve anche a sottolineare che per quanto riguarda il diritto di cittadinanza, quella effettiva, molte cose devono cambiare. Non occorrono demagogia, ne’, tanto meno, litigiosi dibattiti salottieri; occorre che il Parlamento italiano discuta su nuove norme e che lo stesso faccia l’Europa, che e’ terra di immigrazione”. Alla manifestazione hanno partecipato anche il presidente del Comitato regionale dell’Unicef, Paolo Brunetti, e l’ex Grifone Marco Materazzi. agi

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