PADOVA – Bloccata e trascinata lungo il corso dell’idrovia Padova-Venezia, picchiata brutalmente e, sotto la minaccia verbale di morte, costretta a subire lo stupro. Un ennesimo episodio di violenza verso le donne che ha come sfondo il medesimo posto, la zona verde del Parco Sarmazza di Vigonovo, un luogo compreso tra l’argine destro del fiume Brenta-Cunetta e la confluenza dell’idrovia Padova-Venezia, dove un fatto analogo era già successo a fine marzo scorso.
Vittima, ancora una volta, una donna di mezza età residente a Vigonovo, che sabato scorso, verso le 17.45, stava facendo jogging lungo i sentieri del Parco. Improvvisamente, da una stradina laterale è sbucato alle sue spalle un uomo che l’ha bloccata afferrandola violentemente per i capelli. La donna si è messa a gridare con quanto fiato aveva in gola, ma nessuno in quel momento ha udito le sue disperate urla di aiuto.
L’uomo, sempre tenendola per i capelli e picchiandola in faccia, le ha fatto percorrere un viottolo fino a raggiungere le rive dell’invaso dell’idrovia Padova-Venezia, dove le ha usato violenza sessuale. L’uomo parlava un italiano stentato, probabilmente di origine albanese e dimostrava di avere circa 30-35 anni. È la stessa vittima a raccontare alcuni momenti della brutale aggressione.
«Mi ha sempre trattenuta a forza per i capelli, nonostante io cercassi di divincolarmi dalla presa con tutte le mie forze e urlando con quanto fiato avevo in gola. Mi era stato insegnato come reagire in casi del genere, ma oramai ero rimasta senza fiato, avevo perso tutte le forze ed ero completamente paralizzata dalla paura. Ho pensato che sarebbe stata la mia fine e che l’uomo mi avrebbe poi gettato nell’acqua del’idrovia per annegarmi. Invece ringrazio Dio di essere ancora viva».
Vista la delicatezza della vicenda e le indagini in corso, le forze dell’ordine mantengono il più stretto riserbo sui particolari della vicenda. La donna ha comunque denunciato l’accaduto alla stazione dei carabinieri di Vigonovo. Nonostante abbia riportato una prognosi di guarigione di cinque giorni, lunedì è andata normalmente al lavoro. gazzettino