21 mag. – “Il ministro Kyenge non ha stretto la mano al rappresentante della Lega in Comune? Avra’ avuto le sue buone ragioni”. Commenta cosi’ Nichi Vendola l’episodio avvenuto ieri al Castello sforzesco di Milano che ha visto il capogruppo della Lega a palazzo Marino, tentare di stringere la mano al ministro dell’Integrazione, prima di essere allontanato dalla scorta.
La Kyenge non stringe la mano al leghista Morelli: “una svista”
L’episodio ha scatenato nuovi attacchi della Lega contro il ministro gia’ preso di mira in concomitanza di fatti di cronaca che hanno avuto come protagonisti malviventi dalla pelle nera. Durante il suo intervento all’interno dell’aula consiliare del Comune di Cinisello Balsamo, nel Milanese, Vendola e’ tornato a parlare dello ‘ius soli’. “Si pensa che temi come il diritto di cittadinanza ai figli di immigrati, il diritto a decidere del proprio fine vita, il diritto a vedersi riconosciute le unioni civili siano temi che passano in secondo piano in un periodo di crisi – ha detto Vendola – ma e’ proprio perche’ siamo in un periodo di crisi che le persone senza diritti sono piu’ vulnerabili e piu’ ricattabili”. (AGI) .