UE: 7,3 mld di euro a Paesi in via di sviluppo per combattere il riscaldamento globale

BRUXELLES, 15 magg –  – “Nonostante le difficili circostanze economiche, l’Ue ha rispettato e anche superato” gli impegni assunti a livello internazionale per aiutare i Paesi in via di sviluppo nella lotta contro i cambiamenti climatici, con oltre 7,3 miliardi di euro dei cosiddetti fondi ‘fast-start’ per il periodo 2010-2012. L’annuncio arriva dal commissario europeo al clima, Connie Hedegaard, che sottolinea come questa decisione rappresenti “una chiara dimostrazione dell’impegno dell’Ue nel trovare una soluzione globale a beneficio di tutti agli impatti dei cambiamenti climatici”.

Finanziamenti per combattere i cambiamenti climatici transitano attraverso ”paradisi fiscali” facendo poi perdere ogni traccia

Un esempio di reagalia: La UE regala altri 10 milioni di euro per le rinnovabili a isole del Pacifico

Il Consiglio dei ministri economici e finanziari dell’Ue oggi ha adottato un rapporto che mostra che l’Ue ha fornito circa un terzo delle risorse promesse rispetto ai Paesi in via di sviluppo, per il periodo 2010-2012. In occasione della conferenza Onu sul clima di Copenaghen del 2009 i Paesi ricchi si erano impegnati a sostenere gli sforzi nella battaglia contro l’emergenza clima dei Paesi in via di sviluppo, con 30 miliardi di dollari nei tre anni successivi. L’Unione europea, ricorda l’esecutivo di Bruxelles, è il maggior contribuente di questi finanziamenti per fronteggiare i cambiamenti del clima e continuerà a fornirli in particolare ai Paesi in via di sviluppo “più vulnerabili, incluse le piccole isole-Stato, i Paesi meno sviluppati e l’Africa”. ansa

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