Ferito a colpi d’ascia durante una rapina, 3 romeni arrestati

pestaggio2 apr – Hanno colpito un malcapitato con un’ascia e un bastone, poi l’hanno rapinato e abbandonato a terra in una pozza di sangue. Per questa ragione i carabinieri del nucleo operativo hanno arrestato tre cittadini romeni con l’accusa di tentato omicidio, lesioni e rapina aggravata.  I fatti avvengono nella tarda serata del giorno di Pasquetta a Nordovest di Milano, in via Montefeltro, angolo viale Certosa.

La storia comincia quando un operaio marocchino di 33 anni entra a consumare un pasto in un Burger King della zona. L’uomo ha addosso una grande quantità di denaro in contanti, circa 4mila euro, che sbadatamente mette in bella mostra al momento di pagare alla cassa. Pochi istanti dopo, i tre balordi si avvicinano e gli chiedono e ha della droga da vendere. L’operaio, infastidito dalla richiesta del trio, li caccia via con successo e continua a consumare il suo pasto.

Una decina di minuti più tardi, i malintezionati fanno ritorno al locale e costringono con la forza il 33enne ad abbandonare il suo hamburger. Una volta lontani da occhi indiscreti, minacciano l’uomo con un bastone e un’ascia. L’operaio tenta di regire ma non riesce a difendersi e viene colpito con violenza sulla testa e sull’avambraccio. I tre prendono quindi il denaro, il cellulare e la collanina in oro della vittima e fuggono nascondendosi in un edificio adiacente al luogo dell’aggressione, non lontano da piazzale dei Laghi.

Un passante nota il marocchino sanguinante a terra e chiama il 118 e i carabinieri. Ai militari l’operaio indica la palazzina nella quale sono entrati i suoi aggressori. Si tratta di una struttura abusivamente occupata da diverse persone. Dentro, gli uomini dell’arma trovano i tre balordi ancora sporchi di sangue, con l’ascia e il malloppo in mano.

Per loro, 39, 37 e 29 anni, pluripregiucati, scattano immediate le manette. La vittima è stata trasportata al Luigi Sacco, per lui 70 punti di sutura tra avambraccio e testa. Il telefonino, la collana in oro e i 4 mila euro – che l’uomo ha spiegato gli servivano per comprare attraverso un connazionale i biglietti aerei per lui, sua moglie e i suoi due figli, per un viaggio in Marocco – sono stati restituiti al legittimo propietario che guarirà in 15 giorni.

Fonte milanotoday

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